(Il Romanista - D.Giannini) «Io non metto mai in secondo piano i rapporti umani».Daniele De Rossi lo dice praticamente subito, ribadisce il suo modo di vedere le cose appena finita la partita di Cesena, l’ultima di un campionato deludente.
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“Critiche per interessi”
(Il Romanista – D.Giannini) «Io non metto mai in secondo piano i rapporti umani». Daniele De Rossi lo dice praticamente subito, ribadisce il suo modo di vedere le cose appena finita la partita di Cesena, l’ultima di un campionato deludente.
Che era iniziato male contro il Cagliari anche se era arrivato un suo gol. E a segno ci è andato anche ieri, ed è contato un po’ di più. Non tantissimo, ma abbastanza per regalare a Luis Enrique gli ultimi tre punti della sua avventura romana: «Era importante almeno salvare il settimo posto (...) Sono consolazioni a dir poco magre, ma bisognava onorare quest’ultimo appuntamento. Il bilancio finale? Non è positivo, lo abbiamo detto tutti. Ci sono state cose meno buone, ma anche cose importanti. Io non metto mai in secondo piano i rapporti umani, anche se qui facciamo calcio ed i risultati sono importanti. Abbiamo conosciuto persone che in qualche modo ci hanno segnato. Almeno a me. Il bilancio calcistico è negativo anche se poi lo si vuole far passare come il più negativo di sempre. Io sono arrivato quintultimo e sestultimo, anche decimo, per cui farlo passare come l’anno peggiore della storia della Roma è sbagliato. E chi lo fa è perchè ha interessi personali, particolari. E’ un anno non buono ma in linea con altri fatti in questi anni. Non peggiore di quello dei quattro allenatori».
De Rossi guarda già al futuro e dice, come al solito senza peli sulla lingua, quali sono le cose che servono per ripartire alla grande: «Investimenti pesanti, un’organizzazione importante e veloce. Perchè abbiamo saputo che si cambierà e si ricomincerà da capo con il nuovo allenatore. Quindi velocità, organizzazione e soldi». (...): «Si va avanti, si programma il prossimo anno, convinti di poter fare meglio. Fa male dover pensare ogni volta all’anno dopo, i tifosi vorebbero sempre arrivare a qualcosa. Ma basti guardare la Juve, lo scorso anno ha fatto un campionato abbastanza brutto e quest’anno ha vinto lo scudetto». Dunque De Rossi è già pronto a ripartire. E dovrà farlo senza Luis Enrique, il tecnico del quale Danielino ha ribadito la stima fino all’ultimo. Gli chiedono se, nel discorso di addio, Lucho abbia chiesto scusa alla squadra. De Rossi si limita a rispondere: «No, i discorsi che si fanno tra noi non si ripetono mai. Ci sta la frase in sè, è un modo per essere umile fino alla fine». Luis Enrique se ne va, il probabile sostituto, per lo meno quello in "pole" è invece Montella:«Non lo so. Dovreste saperlo meglio di me. Non ho chiamato Vincenzo per correttezza e per non mettere in difficoltà nessuno, anche perchè non è mio compito. E’ il vostro candidato preferito. E’ preparato, studia molto. Lo scorso anno ero positivo alla sua rimanenza. Di allenatori bravi ce ne stanno tanti, da noi ce n’è uno bravo ma sta andando via».
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