rassegna stampa roma

“Castan e Dodò sono ottimi”

(Il Romanista – P.Mouré) «Castan? E’ un ottimo centrale». La benedizione sul giocatore brasiliano che la Roma sta seguendo è di quelle che contano, che pesano.

Redazione

(Il Romanista - P.Mouré) «Castan? E’ un ottimo centrale». La benedizione sul giocatore brasiliano che la Roma sta seguendo è di quelle che contano, che pesano.

A dare un giudizio più che positivo è Paulo Roberto Falcao, il “divino”, che ora siede sulla panchina del Bahia. Ma anche da lì si interessa della sua Roma, chiede notizie su come si sta comportando in campionato, oppure, come in questo periodo, sui giocatori che potrebbe acquistare. In attesa che il ds giallorosso Walter Sabatini piazzi i colpi di spicco di questo mercato, quelli fin qui messi a segno (o quasi) rispondono ai nomi di Dodò e di Leandro Castan. Il primo si può considerare un’operazione conclusa, il secondo non ancora e nella Capitale c’è qualche perplessità sul reale valore del giocatore cresciuto nell’Atletico Mineiro ed in forza al Corinthians. «L’ho visto giocare spesso con la sua squadra – assicura però Falcao – e sono convinto che sia un ottimo difensore».

Già, i difensori. Da qualche anno a questa parte, le squadre europee sembrano puntare forte su quelli brasiliani benché la tradizione del calcio verdeoro sia soprattutto di centrocampisti ed attaccanti. Falcao però non è d’accordo sui dubbi che ancora ci sono su terzini e centrali brasiliani e ricorda tutti quelli che hanno fatto grandi cose nel vecchio continente a cominciare da Aldair, proseguendo con Zago e Juan, oppure allontanandosi dalla Capitale anche con Lucio, Alex, fino a Thiago Silva per il quale in queste ore il Paris Saint Germain ha offerto oltre 40 milioni di euro. Difensori centrali, ma non solo. Anche sugli esterni (...) il Brasile ha sfornato fenomeni: Cafu, Roberto Carlos, Maicon... E Dodò? La Roma che si è di fatto assicurata il giovane talento del Corinthians spera che fra qualche anno il suo nome possa essere accostato a quelli appena fatti. Falcao e Dodò si sono sfioriati. Lo scorso anno Dodò è infatti andato in prestito al Bahia, ma prima dell’avvento del “divino” (a proposito, a breve si potrebbe trovare ad allenare un altro ex romanista, Amantino Mancini, che è tornato all’Atletico Mineiro, il club delle sue origini, ma dove non gioca praticamente mai) poi c’è stato l’infortunio che lo ha tolto di scena. Eppure Falcao è convinto dei mezzi del 20enne nato a Campinas: «L’ho visto poco, solo qualche spezzone, ma chiunque lo conosce bene me ne dice meraviglie».

Insomma, la Roma di Zdenek Zeman potrà fare affidamento anche su Dodò e Castan. E c’è da giurare che Falcao la seguirà ancora con maggiore attenzione. Per motivi affettivi, ovviamente, ma anche di studio. «Quando sono stato in Europa - conclude - per aggiornarmi sulle tendenze calcistiche (...) ho visto Guardiola, Mourinho, Sacchi e Prandelli. Avevo in programma anche di andare a Pescara da Zeman, non l’ho potuto fare solo per mancanza di tempo».