(Il Romanista - C.Zucchelli) Si presenta in sala stampa insieme a Luis Enrique. Prende la parola per primo, ci mette la faccia, risponde a qualche domanda, si rivolge soprattutto ai tifosi e, soprattutto a loro, chiede ancora appoggio.
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“Abbiamo un futuro importante”
(Il Romanista – C.Zucchelli) Si presenta in sala stampa insieme a Luis Enrique. Prende la parola per primo, ci mette la faccia, risponde a qualche domanda, si rivolge soprattutto ai tifosi e, soprattutto a loro, chiede ancora appoggio.
Difende Luis Enrique e la sua squadra, ammette che questa è stata una stagione «di sofferenza» ma si mostra ottimista per il futuro. (...) Ieri, a 48 ore di distanza dal ko allo Juventus Stadium, da Trigoria forte e chiara arriva la voce di Franco Baldini. Il direttore generale, l’uomo che ha scelto Luis Enrique, l’uomo che, con la proprietà poco presente in Italia, rappresenta in tutto e per tutto la Roma. Non poteva non parlare, ha scelto di farlo prima della partita con la Fiorentina immaginando l’ambiente di fuoco che oggi il tecnico e la squadra troveranno all’Olimpico. «La società è compatta (...) non c’è nessuna divisione ma unità di intenti e sicuramente la Roma ha un futuro importante». Prima rassicurazione. Doverosa, soprattutto nei confronti dei tifosi che si interrogano smarriti su un progetto che, partito con ottime premesse, stenta a decollare. Baldini, lo sa, chiarisce ogni punto e prosegue: «Sappiamo dove stiamo andando e sapevamo fin dall’inizio che per arrivarci ci sarebbe stato da soffrire. È chiaro, ogni volta che ci sbatti la faccia fa male ma la società ci arriverà. Con o senza di noi. Comunque siamo tutti a completa disposizione perché ci è stata data carta bianca e in cambio abbiamo dato disponibilità in ogni momento. Non servono dimissioni, basta dire se siamo contenti o no».
Baldini, inevitabilmente, non nasconde l’amarezza per i risultati di questa annata: «Siamo i primi ad essere arrabbiati e delusi quando perdiamo, ma non per questo ci tiriamo indietro da un percorso programmato, che va completato nel tempo con i giocatori adatti e l’autocritica. L’allenatore non è assolutamente fuori da questo tipo di percorso: ognuno doveva migliorare e abbiamo la professionalità per farlo insieme. Non siamo capitati qui per caso». Autocritica sì, ma la fiducia in Luis Enrique rimane intatta. Baldini, dopo averlo fatto in privato, gli rinnova la fiducia anche in pubblico. A lui e anche alla squadra: «Siamo contenti in generale del comportamento dei calciatori ma anche io sono stato deluso da certi atteggiamenti poco determinati. La Roma comunque ha qualità importanti. Luis Enrique è un professionista serio e un ottimo punto di partenza. La Roma (...) non è in ritardo, è giusto che i tifosi siano delusi e fischino quando è necessario, ma serve compattezza anche in questo senso. Abbiamo ancora la possibilità di arrivare persino al fatidico terzo posto. Certo, mancare le occasioni fa male, ma sapevamo che avremmo avuto questo tipo di difficoltà. Era previsto».
Il direttore generale è un fiume in piena: toni pacati, ma parole decise: «Sappiamo quello che stiamo facendo e il percorso che dobbiamo seguire. Siamo professionisti. Abbiamo un progetto e non ci tiriamo indietro di fronte alle responsabilità. I nostri proprietari, che per inciso hanno già speso quasi 100 milioni, hanno la massima disponibilità da parte nostra. Ognuno di noi sta mettendo del suo sempre, se le cose non vanno come la società si augura siamo pronti a rimettere le cose alla loro volontà indipendentemente dai contratti. È indiscutibile che la Roma ha un’idea di calcio e giochi in un certo modo, a volte bene e altre meno. Interverremo per portare più giocato-ri possibili con i giocatori adatti a questo calcio, era previsto». Baldini entra nello specifico: «L’organico è buono, va migliorato e vanno migliorate le prestazioni di molti calciatori: sono giovani e devono crescere. Ma l’intelaiatura è, come il tecnico, un ottimo punto di partenza. Il lavoro che faremo insieme a lui, ai giocatori e a quelli che verranno darà ai tifosi le soddisfazioni che meritano. Se manteniamo questa compattezza tra società e tifosi le premesse per fare bene ci sono tutte. Poi gli sbagli si fanno e noi non siamo esenti da colpe. L’autocritica non mancherà mai».
Così come non mancheranno le critiche, a patto però che riguardino solo la sfera tecnica e non quella personale. Baldini ci va giù duro: «Mi sento molto colpito da cose dette sul piano personale. Quando frequenterò mafiosi o corrotti potrò essere attaccato, non certo ora che frequento bellissime persone. Aggiungo infine che si parla di contestazioni a Fiumicino, in realtà domenica notte siamo stati aspettati da una quindicina di tifosi e basta». Oggi il clima sarà diverso, Baldini lo sa ma non perde la fiducia. (...): «La Roma avrà un grande futuro, vogliamo ringraziare i tifosi per il credito che ci stanno dando».
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