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Prandelli: «Sì, lui è il calcio»

(Il Romanista – C.Zucchelli) – Impossibile non parlarne così. Impossibile non ammettere che «Francesco Totti è il calcio».

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli)- Impossibile non parlarne così. Impossibile non ammettere che «Francesco Totti è il calcio». Le parole sono quelle di Cesare Prandelli, commissario tecnico dell’Italia, che da Coverciano non può fare a meno di celebrare il giocatore più forte e più decisivo del campionato italiano. A 36 anni, Totti fa sempre e comunque la differenza e Prandelli ammette: «Vedi Francescso Totti e vedi il calcio: vorresti che non smettesse mai. Stesse sempre in queste condizioni ci starebbe benissimo in un contesto della Nazionale. Ma il nostro progetto è chiaro. Vorresti che un giocatore così non smettesse mai ma speri che ci siano giovani che lo sostituiscano». Speranza magari vana, visto che Totti è inimitabile (e Prandelli, che pure ha potuto lavorarci appena qualche settimana a Trigoria ormai 8 anni fa lo sa bene) ma il lavoro dell’Italia comunque prosegue.

E prosegue con tanti romanisti: Destro, De Rossi e Balzaretti, che non stanno benissimo e oggi sapranno se potranno continuare il lavoro con gli Azzurri o meno, e Dani Osvaldo. L’attaccante torna nel giro della Nazionale dopo parecchi mesi e Prandelli spiega così la mancata convocazione per gli Europei: «Abbiamo iniziato questa stagione pensando di poter cambiare modo di stare in campo visti i problemi di Balotelli. Abbiamo pensato a Pazzini e Osvaldo per questo, ma anche per fare capire che le possibilità per chi dimostra continuità ci sono sempre. Per quanto riguarda Osvaldo, non è cambiato nulla dal punto di vista della considerazione. L’ho escluso dagli Europei perché nell’ultimo mese e mezzo a Roma l’avevo visto troppo nervoso».

L’attaccante si è presentato a Coverciano dopo un gol e un assist contro l’Inter: un’ottima prestazione macchiata dall’espulsione nel finale ma stavolta nessun isterismo, solo un’eccessiva (a dir poco) fiscalità da parte di Bergonzi. Prandelli infatti non ne parla e si concentra, invece, su colui che è l’allenatore di Osvaldo e, ovviamente, di Francesco Totti: « La considerazione di Zeman da parte di noi allenatori è sempre stata alta. Non so il motivo per cui sino ad ora abbia avuto difficoltà a trovare grandi squadre, ma vi assicuro che sui tavoli di Coverciano ancora oggi si studiano le strategie basandoci sui suoi appunti».[...]