rassegna stampa roma

Pjanic, la grinta oltre la paura

(Il Romanista – C.Zucchelli) Che i suoi muscoli fossero delicati a Trigoria lo sapevano. Che temesse così tanto di farsi male no.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) Che i suoi muscoli fossero delicati a Trigoria lo sapevano. Che temesse così tanto di farsi male no.

Anche perché sembra più maturo dell’età che ha ma in fondo ha appena compiuto 22 anni. E anche lui, come tanti compagni, deve ancora crescere. Lui è Miralem Pjanic, in panchina 90 minuti a Lecce e pronto a riprendersi stasera il suo posto da titolare come intermedio sinistro accanto a Gago e De Rossi. Nella testa di Luis Enrique (...) è questo il centrocampo titolare e sarà un caso (...) che quando partono tutti e tre dall’inizio la Roma trovi gioco e prestazioni più convincenti. Pjanic adora giocare trequartista. E adora giocare con Totti. Difficilmente in pubblico lo ammetterà, ma nelle sua Roma ideale si vede alle spalle del Capitano (...) schierato come punta.

Luis Enrique la pensa diversamente, fin dai primi allenamenti a Trigoria a settembre lo ha provato più indietro convinto che, con i suoi piedi e la sua personalità, Pjanic potesse fare benissimo anche come interno. E lui, arrivato l’ultimo giorno di mercato da Lione con alle spalle 23 presenze in Champions League e 90 in Ligue 1, si è messo a disposizione. È partito alla grande, unica nota positiva di un avvio di campionato da dimenticare, ha retto la squadra in momenti delicati ma dopo la sosta di Natale qualcosa è cambiato. I dolori al flessore, quella presenza con la Bosnia contro il Brasile prima del derby sconsigliata dalla Roma e decisa dal giocatore su pressione della federazione e del ct, la lesione dopo la partita contro la Lazio, il rientro in campo, la ricaduta e la paura, contro il Novara, di rifarsi male. Per lo staff medico era recuperato, lui non se l’è sentita, Luis Enrique non lo ha convocato. A Lecce, con appena un paio di allenamenti nelle gambe, lo ha portato ma gli ha preferito Lamela nel ruolo di trequartista. Pjanic c’è rimasto male, pensava (...) di giocare nella posizione che preferisce con Marquinho a centrocampo. Il tecnico ha deciso diversamente, questa settimana Pjanic si è allenato regolarmente e oggi partità dall’inizio. Con Totti, il giocatore che studia in allenamento e qualche volta pure a casa.

C’è chi ci scherza, su questa sua passione per il Capitano, ma è stato lo stesso giocatore a raccontare che «dai più grandi bisogna solo imparare». Stima ricambiata, visto che anche Totti parla bene di lui, sia pubblicamente sia privatamente. Si intendono in campo, fuori non si frequentano visti i 14 anni di differenza. Il bosniaco sta spesso con i fratelli e con la fidanzata francese, ogni tanto esce con i coetanei della Roma, va spesso al cinema per imparare meglio la lingua, lui che già ne parla sei. Finora ha segnato 3 gol in campionato (...) e questo è un suo rammarico, visto che con il gioco di Luis Enrique era convinto che avrebbe avuto più confidenza con la porta. Stasera, contro la squadra che quando era appena diciottenne aveva sondato il terreno col Lione per prenderlo, ha la possibilità di invertire la rotta, di riprendersi la Roma e, soprattutto, di scacciare quella paura che negli ultimi mesi lo ha frenato. E per la Roma è stato un danno non da poco.