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Peruzzi si fa avanti: “Se la Roma mi chiama…”

(Il Romanista – P.A.Coletti) «È da due mesi che non sento Sabatini, ma nel caso in cui arrivasse una proposta dalla Roma sarei pronto a valutarla». 25 anni dopo, Angelo Peruzzi sarebbe pronto a fare un nuovo esordio in maglia giallorossa.

Redazione

(Il Romanista - P.A.Coletti) «È da due mesi che non sento Sabatini, ma nel caso in cui arrivasse una proposta dalla Roma sarei pronto a valutarla». 25 anni dopo, Angelo Peruzzi sarebbe pronto a fare un nuovo esordio in maglia giallorossa.

Allora era Milan-Roma, era il 13 dicembre 1987 e un Angelo Peruzzi diciassettenne si affacciava per la prima volta al grande calcio, sostituendo tra primo e secondo tempo l’infortunato Tancredi. Ora l’ex portiere si dice pronto a vestire nuovamente quei colori. Un altro ruolo disegnato per lui dalla dirigenza giallorossa: responsabile dell’area tecnica. «Al momento non c’è nulla di concreto – ha spiegato Peruzzi ai microfoni di Radio Manà Manà Sport –, sento spesso Sabatini che conosco da tanti anni». Nulla di concreto ma qualcosa c’è e c’è stato. «Lo scorso giugno parlai con il ds della Roma, poi però non trovammo l’accordo» (...).

Il nuovo corso romanista, all’inizio della rivoluzione, aveva pensato proprio a lui per svolgere quel ruolo che, a posteriori, sarebbe stato estrememente utile per far ambientare Luis Enrique e il suo staff al calcio italiano. Peruzzi avrebbe dovuto svolgere quel ruolo di raccordo tra giocatori e staff tecnico che così bene aveva svolto già nel mondiale 2006 e nel secondo biennio Lippi in Nazionale. In Germania Peruzzi si laureò campione del mondo come giocatore, ma Lippi se lo portò come terzo portiere, dietro a Buffon e Amelia, a 36 anni perché gli serviva un uomo di fiducia che poteva essere in grado di creare il giusto clima vincente all’interno della squadra. E come è risaputo quella squadra vinse con la forza del gruppo, dell’unità d’intenti, non di certo per exploit personali di qualche campione, che pur erano presenti nella lista dei 22. Lo stesso Totti al ritorno dal trionfo mondiale consigliò alla dirigenza di portare, riportare, a Trigoria proprio Peruzzi. Non se ne fece nulla, l’ex portiere di Blera nel frattempo ha fatto i corsi da allenatore e a ottobre 2010 è stato chiamato da Ciro Ferrara, altro membro dello staff al mondiale tedesco, a fare il secondo allenatore della Nazionale Under 21.

«Al momento ricopro un ruolo in Federazione e mi trovo molto bene – fa sapere Peruzzi -. È chiaro che bisogna vedere se la Roma ancora necessita di questo ruolo all’interno del suo staff e soprattutto se alla fine cambierà o no l’allenatore». Per saperlo manca poco. Sabatini ha dato come scadenza il 13 maggio, data di Cesena-Roma, ultima giornata di campionato. Lì Luis Enrique comunicherà la sua decisione. A prescindere da questo intanto Peruzzi già esprime giudizi su suoi probabili futuri giocatori: «Stekelenburg attualmente è sicuramente tra i primi cinque portieri d’Europa». È innegabile che gli piacerebbe allenarlo, gli piacerebbe tornare lì dove è diventato calciatore, dove ha imparato il ruolo che lo ha portato a tanti successi. C’è da aspettare solo la chiamata di Sabatini e per non rischiare Peruzzi assicura: «Il mio telefono è sempre acceso...».