(Il Romanista - A.Ferrari) - «La maglia della Roma rappresenta tanto. Qui i tifosi sono innamorati: altrove giocano per se stessi, qui è una questione epidermica. Sappiamo bene cosa vuol dire questa maglia per i tifosi, noi giochiamo per loro». Parla ancora da giocatore Simone Perrotta. L’ex centrocampista giallorosso, ora membro «del consiglio federale da gennaio, in attesa di altri sviluppi», ieri è tornato a parlare del suo passato in giallorosso e del suo futuro: «Stiamo parlando con la Roma. Vediamo quale possa essere la soluzione giusta», le sue parole a Radio Manà Sport.
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Perrotta: “Ho detto a Garcia: Roma sarà casa tua”
(Il Romanista – A.Ferrari) – «La maglia della Roma rappresenta tanto. Qui i tifosi sono innamorati: altrove giocano per se stessi, qui è una questione epidermica. Sappiamo bene cosa vuol dire questa maglia per i tifosi, noi...
«Nel 2005 mi presero per sostituire Emerson, ma io avevo caratteristiche completamente diverse - le parole di Perrotta -. Avevamo sfiorato lo scudetto, la situazione era difficile: io non avevo fatto una grande stagione, ma veramente fu dura... Cosa significa un gol al derby? Avevo una paura di sbagliarlo quel gol, lasciamo perdere...». Tante gioie in giallorosso ma anche qualche amarezza: «Vorrei rigiocare la partita del 26 maggio 2013 e quella del 25 aprile 2010. Il battibecco con Vucinic? Un battibecco che ha levato un po’ di sicurezza. È avvenuto tra due ragazzi che si volevano bene, è un rammarico grande quell’annata. Quando ci penso... ancora è una ferita aperta». Uno scambio di battute che non piacque a Ranieri: «Eh, infatti mi ha tolto 10 minuti dopo l’intervallo...».
Perrotta ha poi parlato del suo rapporto con la famiglia Sensi: «Col presidente ho avuto pochi rapporti, lui era già malato quando sono arrivato. Mi disse a un mese dal mio arrivo: "Tu resterai tanti anni"...». L’ex giallorosso ha poi detto la sua sull’episodio della squalifica di tre giornate a Balotelli per gli insulti all’arbitro nel post partita di Milan-Napoli: «Ci vuole la forza di entrare nello spogliatoio e analizzarla nello spogliatoio - le sue parole -. Capisco il prendersela con altri, ma non si deve fare: quello è anche amore, attaccamento alla squadra e voglia di non perdere, ma è comunque sbagliato addossare la colpa ad altri». Infine, una battuta sul nuovo allenatore giallorosso, Rudi Garcia, che dopo il derby ha detto: «Ora sono romanista» e che Simone ha conosciuto qualche settimana fa: «Sì, mi ha chiesto quanto sono rimasto a Roma. E mi ha detto che questa era casa mia. Spero diventi anche casa sua, gliel’ho detto».
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