(Il Romanista - A. F. Ferrari) - Roma è pronta all’esordio. La squadra giallorossa nelle ultime ore sta perfezionando la propria condizione fisica per farsi trovare pronta alla prima di campionato in programma domenica sera contro il Livorno allo stadio Armando Picchi. Una partita non semplicissima a cui la Roma, a oggi, si presenterà con gli uomini contati specialemente in attacco. Nel reparto avanzato, infatti, data la cessione ufficiale di Osvaldo, quella imminente di Lamela (che comunque ieri ha lavorato a parte) e gli infortunii di Destro e Tallo, Garcia avrà a disposizione solo Totti, Gervinho (che ieri si è allenato dopo i compagni per colpa di qualche problema buriìocratico), Caprari e Borriello che a questo punto si candida a giocare da titolare nel ruolo di centravanti. Il tutto salvo una sua cessione prima di domenica sera. Anche se difficilmente la società lascerà partire anche l’ex Genoa senza aver prima acquistato qualche attaccante.
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Per Livorno avanza l’ipotesi Florenzi
(Il Romanista – A. F. Ferrari) – Roma è pronta all’esordio.
Outsider Florenzi che potrebbe giocare come esterno d’attacco. Meno dubbi a centrocampo dove dovrebbe mancare il solo Strootman a causa della distorsione alla caviglia sinistra rimediata nell’amichevole di Terni contro la Ternana. Anche ieri, infatti, l’olandese ha svolto del lavoro differenziato (insieme a Destro). Il trio dovrebbe quindi essere composto da De Rossi, Pjanic e Bradley. In difesa Maicon («sono pronto e a disposizione dell’allenatore per la gara di domenica») a destra, Castan e Benatia al centro e Balzaretti a sinistra. In porta il nuovo acquisto De Sanctis. Sulla panchina ci sarà, ovviamente, Rudi Garcia. Per il tecnico giallorosso (primo francese a sedersi su una panchina della serie A) sarà l’esordio nel nostro campionato. Un esordio a cui l’ex Lille tiene tanto. L’obiettivo è quello di partire subito bene in modo che la squadra prenda subito fiducia nei propri mezzi.[...]
Un allenatore che aiuta ma allo stesso tempo pretende tanto dai propri giocatori: «Ai giocatori lo dico: nello spogliatoio quando vi mettete calzoncini e maglietta, vi cambiate, diventate altri. Non mi interessa vita privata, problemi, tormenti, quelli vanno appesi con le vostre giacche». [...]
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