rassegna stampa roma

Osvaldo: ?Roma bella e difficile?

(Il Romanista – V.Meta) – Il problema forse ? che pensa troppo. ? lui stesso ad ammetterlo Daniel Osvaldo, nella lunga intervista in cui racconta la sua vita fatta di grandi passioni

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(Il Romanista - V.Meta) - Il problema forse ? che pensa troppo. ? lui stesso ad ammetterlo Daniel Osvaldo, nella lunga intervista in cui racconta la sua vita fatta di grandi passioni (i figli, la musica, il gol) e anche di eccessi (di critiche ma anche di autocritica). ?Quello che mi fa arrabbiare ? che si dica che io sia un menefreghista e allo stesso tempo un tipo nervoso. Ditemelo voi: mi sta a cuore o no quello che faccio? Io dico di si?.

Esordisce cos? la sua confessione a Sportweek. E poi: ?Certo, non ? facile questo mio momento perch? gli errori sono stati tanti. Sono un attaccante e vivo di gol e se manca quello sembra manchi tutto. Ma quando leggo sui giornali che la mia non sarebbe un?annata positiva e contemporaneamente sarebbero interessate a me squadre come Chelsea, Tottenham e Juventus, non mi tornano bene i conti. Se qualcuno pensa a me, immagino sia perch? qualcosa di buono l?avr? pur fatto, no? Quando si parla del sottoscritto non ? difficile ascoltare cose contraddittorie?. ?[...]

La seconda stagione nella Roma si ? rivelata molto pi? complicata del previsto:?Roma ? una piazza molto calda e appassionata, bella per tanti aspetti, non facile per altri. Me ne sto accorgendo soprattutto in questo periodo. Mi d? fastidio soprattutto la critica gratuita fatta con cattiveria e le bugie delle radio locali. Sono tantissime e poich? devono dire per forza qualcosa, piuttosto che tacere inventano. Si parla di tutto tranne che di calcio, ormai lo so, ma questo brusio fatico a digerirlo. [...]?.

?La Roma ? arrivata cos?, una grande opportunit? conquistata a suon di gol. Cosa mi manca? La famiglia, gli amici e soprattutto il mio primo figlio, Gianluca, che ha 7 anni ed ? ancora l?. Per fortuna ora vivo con la mia fidanzata Jimena, la sua presenza mi d? forza. Con lei vicino ho molta meno nostalgia di casa. La scelta dell?Italia ? stata naturale, del resto avevo gi? esordito con l?Under 21. Il calcio italiano ha sempre avuto fiducia in me, ancora oggi Prandelli continua a seguirmi con attenzione. Se aggiungo che i miei figli sono tutti nati qui non posso che essere fiero di questa decisione?.

Capitolo hobby. ?Oltre alla chitarra elettrica, ne ho una classica. Prendevo lezioni da un maestro, quando ho imparato i primi accordi e ho iniziato a strimpellare da solo ho smesso. Ho sbagliato, perch? adesso mi sono incartato. Per? la musica ? una grande passione e ho un buon orecchio. Il mio gruppo preferito sono i Pink Floyd, solo dopo arrivano gli Stones, che per? adesso ascolto spesso per certi brani un po? tragici. Penso troppo, con me stesso sono molto critico?[...]