(Il Romanista - B.De Vecchi) -«L’importante è vincere, ci tenevo tanto a segnare. Per il terzo posto ce la possiamo fare». Quasi tre mesi dopo, un lampo all’improvviso.
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Osvaldo: “Gol e vittoria, perfetto”
(Il Romanista – B.De Vecchi) – «L’importante è vincere, ci tenevo tanto a segnare. Per il terzo posto ce la possiamo fare». Quasi tre mesi dopo, un lampo all’improvviso.
Greco vede dalla parte opposta Osvaldo, l’attaccante addomestica la palla con infinita dolcezza e infila Frey sull’altro palo. Tutto di destro, tutto col piede con cui fa tutto. Il piede di dio. Il nostro. Scusate il ritardo. Pablo Daniel Osvaldo torna a segnare. Non accadeva da Bologna-Roma del 21 dicembre, una mitraglia, una vittoria della Roma. Come ieri. Gol pesanti, decisivi, da tre punti, gol che valgono quella felicissima sensazione di sentirsi di nuovo re. La punta dal nome argentino e il sangue italiano dice non di pensarci. Al ritardo, intendiamo. «L’importante è che abbiamo vinto. Ci tenevo perché il 2012 è inziato malissimo. Tre punti che ci servono per essere vicini alle zone europee».
La zona Champions è là, a un passo. La Lazio è un’aquila in volo (o una quaglia?) a tiro di schioppettata. Un paio di partite che finiscono nel modo giusto e ti ritrovi di nuovo lassù, nell’Olimpo di chi sente la musichetta della Coppa Campioni. «Se ci crediamo? Certo che ci crediamo, sennò saremmo tutti in vacanza. Ora che ce ne andiamo tutti a casa? Certo che ci crediamo!», risponde Osvaldo con un sorriso grande così, quello dei campioni contenti, quello dei centravanti ritrovati, tenuti fuori dal campo da un infortunio maledetto. Gol numero 9 in campionato. Per Osvaldo. Gol numero zero subito. Per la Roma. La squadra pare aver trovato un maggiore equilibrio tra i reparti. «È normale che più passano le partite e più troviamo il nostro gioco, il nostro equilibrio e la nostra identità. Complimenti al Genoa che comunque è riuscito spesso a toglierci palla. In difesa siamo stati bravi, ordinati, il risultato è giusto», commenta Daniel. Prandelli ha preso appunti. Osvaldo lo ammette: «Io nel mirino della Nazionale? Sarebbe un sogno per me». (...)
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