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Osvaldo: «Successo del gruppo»

(Il Romanista – C.Zucchelli) – Non era facile per lui tornare all’Olimpico dopo i quattro gol di Lecce. Non era facile guidare la difesa, dove era l’unico centrale di ruolo, quando al primo pallone toccato il pubblico fischiava.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) -Non era facile per lui tornare all’Olimpico dopo i quattro gol di Lecce. Non era facile guidare la difesa, dove era l’unico centrale di ruolo, quando al primo pallone toccato il pubblico fischiava.

Simon Kjaer, invece, si è messo tutto alle spalle. E ha messo in campo oltre alla grinta anche qualche buona chiusura – e persino un paio di anticipi – che hanno sbrogliato situazioni complicate. Il danese al fischio finale ha raccontato su Twitter la sua gioia: «Super vittoria per noi stasera. L’Udinese è stata una degna avversaria. Ora siamo nella lotta per la zona Champions! Mister Luis Enrique aveva chiesto una reazione alla squadra dopo la brutta sconfitta di Lecce ed abbiamo avuto la giusta reazione. Grande partita da parte di tutta la squadra! Vittoria importante! Ora sto tornando a casa dallo Stadio Olimpico e sono molto felice». Meno male, viene da dire. E la speranza è che la sua felicità lo aiuti a rendere al meglio anche nelle partite che mancano da qui a fine stagione. Da un protagonista a un altro. Marquinho esce dal campo col sorriso di chi sa di aver messo a segno non solo un gol importante, ma anche una prestazione da incorniciare. Schierato intermedio a sinistra, con Pjanic a destra e Gago vertice basso, il brasiliano è stato uno dei migliori in campo. Oltre alla rete del 3-1 che ha chiuso la partita, anche tanto dinamismo, inserimenti e movimenti giusti. Quel che succederà in futuro non è dato sapere, ma è certo che il numero 7 sta dando il massimo per convincere la Roma a riscattarlo dalla Fluminense: «Sono felice, l’importante era vincere per riscattare la sconfitta di Lecce».

Il ko del via del Mare non può e non deve essere dimenticato. Lo sa bene Osvaldo, un gol, un assist, tanta corsa e una grinta da esempio per tutti i compagni. Undicesimo gol stagionale in 23 presenze, un’importanza per questa squadra ancora troppo sottovalutata, l’attaccante dice: «Abbiamo fatto tutti quanti una grande partita. Abbiamo vinto e giocato bene perché dopo Lecce volevamo dare tutti il 110%. Ci siamo riusciti e questo conta». Lui per la Roma sta diventando fondamentale: «Quando uno sta bene e trova un allenatore che gli dà fiducia, come nel mio caso, le cose vengono meglio e sono più facili. Sto crescendo e maturando? Sì, grazie alle esperienze belle e brutte e grazie anche ai giocatori che ho a fianco». Luis Enrique martedì si era assunto tutte le responsabilità del ko di Lecce e Osvaldo, che non parla mai a caso, ammette: «Sappiamo che non è così, quando si vince o perde è colpa di tutti. Nessuno si salva, quando si perde siamo tutti colpevoli. Quando si vince, ugualmente, i meriti vanno divisi». Osvaldo parla dei compagni («siamo un gruppo fantastico») e fa due nomi: «Scherzando avevo detto a Francesco che lo avrei fatto segnare perché io non sono egoista. Se non passo a un compagno è perché non lo vedo. La dedica a Heinze? E’ quello che mi carica di più, è fondamentale per noi. In panchina soffriva come nessun altro, è un grande professionista. Tanta di quella grinta che ho in campo la devo a lui». (...)