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Orchi: «Noi i più forti? Vedremo a Gubbio»

(Il Romanista – V.Meta) – Babacar, Comi, Libertazzi, Ganz.

Redazione

(Il Romanista - V.Meta) - Babacar, Comi, Libertazzi, Ganz.

È uscito vincitore dai duelli con i migliori centravanti del campionato, eppure il capitano della Primavera dei record ha l’espressione buona di un fratellino minore. Sarà che da piccolo faceva l’attaccante e le entrate dure proprio non fanno per lui, sarà che pare sia quasi impossibile farlo arrabbiare. Alessandro Orchi è il volto gentile della Roma in attesa delle finali scudetto: difensore centrale con passo e lancio da centrocampista, il diciannovenne di Civitavecchia sta vivendo le settimane che portano a Gubbio nel ritiro di Coverciano, dove l’Under 19 di Evani prepara la Fase Elite degli Europei (oggi l’ultima amichevole, mercoledì prossimo a Cattolica l’esordio contro il Belgio). I diciotto della lista definitiva verrano ufficializzati oggi e Orchi, che con la nazionale vanta un credito notevole, visto che all’azzurro ha sacrificato il piede fratturato a settembre, spera e conta di esserci, nonostante la concorrenza - dal compagno di Roma Barba allo juventino Rubin fino al milanista Ely - sia agguerrita. [...]

L’obiettivo era chiudere senza sconfitte?

Alla possibilità di finire il campionato imbattuti ci pensavamo, in fondo dopo una stagione così sarebbe stato un peccato rovinare tutto con una sconfitta, magari contro una squadra più debole di noi. Siamo rimasti concentrati e ce l’abbiamo fatta. Diciamo che da dopo il derby di ritorno abbiamo capito che si poteva fare, perché la Lazio era l’unica squadra un po’ più difficile da affrontare. Noi comunque sappiamo qual è il nostro valore e secondo me non meritavamo di pareggiare, ma l’importante era non perdere.

Siete la squadra più forte di tutte secondo te?

Beh, sicuramente siamo fra le più forti d’Italia. C’è la Juve che è un’ottima squadra e poi anche Inter e Milan che sono sempre difficili da affrontare. Lo vedremo alle finali chi è la più forte di tutte.

Nessun rimpianto per il triplete mancato?

In effetti ci tenevamo tutti e tenevamo molto a vincere il Viareggio, poi per quella partenza un po’ così, in parte sfortuna e in parte anche per colpa nostra non ci siamo riusciti. Peccato. Juve e Roma si ritrovano in nazionale Loro possono rinfacciarci il Viareggio, noi la Coppa Italia. Magari ci rincontriamo in finale scudetto, chissà. Se ce lo siamo detto? Eh sì...

Con la prima squadra com’è andata?

Ho fatto un paio di allenamenti, ma l’importante per me adesso è la Primavera. Alla fine la convocazione non è arrivata, ma va bene lo stesso.

L’anno prossimo che farai?

Non lo so. C’è ancora tempo per pensarci, intanto pensiamo a fare bene le finali e poi vedremo. Le mie priorità ora sono Roma e nazionale. Oggi fai il difensore, ma il passato da centrocampista si vede. In realtà ho fatto un po’ di tutto, dal centrocampista offensivo allo stopper, mi manca solo il portiere. Sempre al centro comunque, anche se ultimamente a Bari eravamo talmente in emergenza che il mister mi ha fatto fare il terzino destro.

C’è un giocatore a cui ti ispiri?

I miei punti di riferimento sono Piqué, Thiago Silva, Vidic e Terry, ma mica solo i miei, alla fine sono quelli di un po’ tutti noi che facciamo questo ruolo. Però in camera avevo il poster di Fabregas. Che è un centrocampista...

Quante volte sei stato espulso?

Mai, credo. Non mi piace il gioco violento, il calcio è un’altra cosa. E poi io sono buono...