rassegna stampa roma

«Viene pure il Genio di Aladin?»

(Il Romanista – M.Macedonio) «Il Genio della lampada, liberato da Aladino, tornerebbe certamente comodo, alla Roma. Sarebbe un bell’attaccante. E aiuterebbe anche ad esaudire qualche desiderio di noi tifosi».

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) «Il Genio della lampada, liberato da Aladino, tornerebbe certamente comodo, alla Roma. Sarebbe un bell’attaccante. E aiuterebbe anche ad esaudire qualche desiderio di noi tifosi».

Detto da chi quel personaggio del Genio, dalla pelle blu e dai “fenomenali poteri cosmici”, lo doppiò nell’edizione italiana di Aladdin, uno dei film d’animazione più amati della Disney, non può che essere di buon auspicio. Si dice divertito, Gigi Proietti, alla notizia dell’accordo di partnership della Roma con la Disney. «Sa più di business, che di calcio giocato (...) ma ciò non toglie che si tratti di una notizia importante. Parliamo di un marchio gigantesco, di rilevanza internazionale e, pur non essendo io un esperto di marketing, credo che la Roma non potrà che giovarsene. Sia sul piano dell’immagine che su quello della diffusione nel mondo. Se ne deriveranno delle storie con Topolino giallorosso o con Totti, Pluto e Paperino? Perché no. Magari!…».

Ed è un coro di approvazione, quello che viene anche da altri personaggi dello spettacolo. Anche se non mancano gli spunti ironici. Uno lo coglie al volo Massimo Wertmuller, che commenta a modo suo: «Vista l’età dei giocatori sui quali abbiamo deciso di puntare, l’accordo con la Disney mi sembra il più appropriato. Insomma, il kinderheim ce l’avevamo già e mancava solo una partnership come questa per completare il cerchio. Ma dico anche che se tutto ciò può contribuire a rendere grande la Roma, non solo nella città di Topolinia o a Paperolandia, ma in tutto il mondo, ben venga un tale accordo commerciale. Un modo per veicolare il marchio della Roma dappertutto. Un mercato mondiale che si apre e che quindi può dare un apporto significativo alle finanze della società. Insomma, che l’immagine della Roma possa essere veicolata nel mondo grazie ai personaggi della Disney è un fatto importante. Perché è una delle strade più belle e “alberate”. E’ però anche importante che da tutto questo derivi un vantaggio economico che porti ad agire sul mercato con acquisti che siano all’altezza di quella Roma che si vuole veicolare. E lì, sarà ancora una volta decisivo saper scegliere…».

Si dice convinto che il ritorno economico e di immagine sarà di quelli che possono cambiare il destino di una società, anche Flavio Insinna. «Basti dire che il sogno mio, da abbonato della Roma fin dal ’70 (...) è che la Roma se la compri la Coca Cola. Per me, quindi, la Disney va benissimo. Perché è quella di cui ho a casa i 33 giri del “Libro della giungla”, quella che ci ha fatto sognare con i cartoni animati più belli del mondo. Ripeto: per la Roma ho sempre sognato dalla Coca Cola in su. Con quel suo marchio, che mi piacerebbe vedere con i colori gialli e rossi, al posto del bianco e rosso, sulle maglie come sul pullman. Ma se arriva la Disney ad aiutare la Roma a crescere, che sia la benvenuta! Anche se a noi non ce ne viene nulla in tasca: io l’abbonamento continuo a pagarlo, come ho sempre fatto. Ma sono soddisfazioni, morali, che derivano dall’amore che uno ha per questa squadra. Basti dire che io, in casa, ho un armadio dedicato solo alla Roma. Ce ne ho per i vestiti e poi uno che contiene un vero reliquiario. A questo punto, aspetto solo la conferma ufficiale della firma, e poi mi vado a comprare una tuta di Super Pippo. Un po’ come quando c’era la Barilla, e tutti noi avevamo casse di pasta Barilla per casa. Che ancora fatichiamo a finire. Anzi, aggiungo che quando avremo la certezza dell’accordo, tornerò ad abbonarmi anche a Topolino e a Paperino. Insomma, benvenuta Disney, e sempre Forza Roma!».

«Davvero c’è un accordo con la Disney?» chiede Maurizio Mattioli. Sta girando l’ennesimo film, un altro degli attori romani la cui passione per i colori giallorossi è stranota. E’ sul set e, quindi, non avendo avuto notizie a riguardo nell’arco della giornata, chiede conferme. «Mi sembra un fatto importante (...) Io poi, con la Disney c’ho pure lavorato, in tante produzioni. Siamo a livello di grandi multinazionali. Ahò, Disney è Disney! Che dire, speriamo solo che questo scudetto non diventi una fiaba, né che arrivi Gambadilegno…» aggiunge. E scappa. Lo reclamano per il ciak.

Non è sul set ma è comunque in giro per l’Italia con la sua tournée teatrale insieme a Cesare Bocci, con il quale divide successi del “Vizietto”, Massimo Ghini. Anche per lui, i minuti sono contati e, prima del “chi è di scena”, trova modo di ritagliarsi un momento per commentare la notizia che ha fatto il giro dei siti e delle agenzie. «Per noi attori e tifosi romanisti, sapere di un accordo con la Disney è davvero una bella notizia. A parte gli scherzi, ho letto anch’io di questa novità e mi diverte molto. Anche perché noi abbiamo dato tanto alla Disney ed è giusto che anche la Disney ci dia in cambio qualcosa. Mi sembra che tutto questo si inserisca al meglio nella fase nuova che ha intrapreso la società. Sono da sempre, e senza averlo mai nascosto, un fautore del “progetto” di rinnovamento che passa attraverso Franco Baldini, di cui mi onora l’amicizia, e l’intera nuova dirigenza. Un segnale importante anche per tutto il calcio italiano. Abbiamo fin qui subìto l’idea che fosse moderno solo ciò che veniva fatto dal Milan, o dalla Juve, mentre noi eravamo confinati (...) su un piano di arretratezza. So anche che bisognerà fare i conti con il fatto che molti tifosi magari non capiranno tutto ciò, avendo nostalgia di un calcio vecchia maniera. Ma a me sembra che, insieme ai risultati e al lavoro sulla squadra, che restano centrali nel gioco del calcio, tutto ciò che si muove parallelamente potrà portarci nel tempo a permetterci lussi che altre società hanno avuto solo grazie a presidenti miliardari. La Disney mi fa venire poi in mente che noi abbiamo già avuto il nostro Pluto, con Aldair. Come dire che avevamo già anticipato quest’accordo… E se penso che Osvaldo fa di tutto per somigliare a Johnny Depp nel Pirata dei Caraibi, evidentemente continuiamo a stare sulla strada giusta… Con un’organizzazione che potrà consentirci di portare avanti quella rivoluzione che inseguiamo. In un mondo del calcio che si dibatte tra equilibri di potere, ma che mi fa preferire la nostra scelta della Walt Disney, che dà comunque un’immagine di sano intrattenimento, anziché quella del piagnisteo cui assistiamo ogni giorno da parte, ad esempio, della Juventus. Io spero invece di andare in giro con Pippo, Pluto e Paperino. E insieme a loro, farmi davvero quattro belle risate…».