(Il Romanista - M.Macedonio) «Sono contentissimo dei tre punti» dice Luis Enrique al termine della gara, ai microfoni di Sky, ma anche più tardi in sala stampa.
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Luis: “Grande partita”
(Il Romanista – M.Macedonio) «Sono contentissimo dei tre punti» dice Luis Enrique al termine della gara, ai microfoni di Sky, ma anche più tardi in sala stampa.
E a chi gli chiede se non si sia corso qualche rischio di troppo nel restare sull’1- 0, risponde «Va bene così. Sono gli stessi punti che avremmo ottenuto se avessimo vinto 5-0. Oggi abbiamo fatto una gara completissima, in cui la squadra ha fatto quasi tutto bene. L’unica cosa che mi piacerebbe è poter sfruttare meglio le palle gol, anche se ne abbiamo sofferta una soltanto. Per il resto, ho visto un livello altissimo e la massima concentrazione, contro un buon Parma. E trovo giusto parlare di grande partita. E’ stata una Roma difficile da battere, oggi, perché anche vincendo 1-0, ha continuato a giocare allo stesso modo, fino all’ultimo, con la sola eccezione degli ultimi due-tre minuti, in cui Francesco ha calmato la partita ».
Sembra essersi lasciato dietro le spalle la tensione della vigilia, il tecnico asturiano, quando aveva parlato di una gara importante per stabilire il futuro della squadra, dal suo a quello di tutti i giocatori. «Non farò più una conferenza stampa dopo l’allenamento (...) Ieri non mi era piaciuto qualcosa ed è per questo che ero arrabbiato. Se ho cambiato idea in proposito? No, continuo a pensarla allo stesso modo. Questa rosa oggi ha fatto benissimo, ha avuto tantissime occasioni da gol, e si è espressa al meglio anche in fase difensiva, dove non abbiamo sofferto quasi niente, contro una squadra che veniva da due vittorie e due pareggi nelle ultime cinque partite». Gli riportano le parole di De Rossi al guardalinee in occasione del fallo di mani di Ferrario (“L’ha visto tutto il mondo, solo tu non l’hai visto”). «Allora siamo in due (...) Anch’io non ho visto niente. E poi, non mi piace parlare degli arbitri, il cui lavoro è sempre molto difficile». Dallo studio gli rimproverano di non essere ancora riuscito a trasferire ai giocatori quella voglia e quella determinazione che lui sapeva mettere in campo. «Sono totalmente d’accordo (...) E’ ciò che fa la differenza nel calcio attuale, dove devi sempre dare tutto. Ma ho visto tanti miglioramenti dall’inizio della stagione. Cosa serve per avere continuità? Domanda da un milione di euro. Ne parliamo ogni settimana, e i calciatori ne sono coscienti. Ora però abbiamo recuperato giocatori importanti e di peso. Domenica andremo a Bergamo, a giocare contro una squadra difficilissima e di grande livello. Ma sono ottimista, si avvicina il derby, e contro l’Atalanta mi aspetto di vincere».
D’obbligo una domanda su Fabio Borini.«Mi ha sorpreso fin dal primo giorno. A dimostrazione che per me non è importante se uno è basso, alto, biondo o moro. Lo è invece che abbia voglia di fare, e Borini ce l’ha. Anche se il credito non è illimitato e devi rinnovarlo ogni giorno, ma lui lo sta facendo, ed è un esempio per gli altri. Se lo consiglio a Prandelli? Il ct ha grandi qualità come allenatore. Non sono io che devo dirgli chi far giocare, visto che conosce molto bene i calciatori italiani». Definisce un buon esordio quello di Marquinho, la cui scelta non è legata all’esclusione di Simplicio o Greco. «Avevo tantissimi calciatori con un buon livello. Ma siccome ne vengono 18, ho fatto solo il mio lavoro. Quanto a lui, ha avuto una palla gol su un assist di Francesco. Peccato non aver chiuso la partita, sarebbe stato importantissimo per lui. Un esordio di buon livello, in una partita difficile. E’ bravo, deve migliorare, perché non è ancora al 100%, ma può essere importante per la squadra». Si torna sugli errori dei singoli. «I giocatori non sono robot, ed è normale che sbaglino. I gol subìti sono sempre stati frutto di errori nostri. Se riusciremo a controllarci, saremo una squadra più forte, anche se questo non vuol dire che non continueremo a farne ».
Domani (oggi, ndr) c’è la finale del Viareggio. «Faccio i miei complimenti alla Primavera, che ieri ha vinto una partita incredibile. Domani non andrò, ma vedrò la partita da casa, con la mia famiglia. Posso?». (...)
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