(Il Romanista - F.Bovaio) - Ogni ricostruzione ha bisogno dei suoi tempi e per vederla compiuta serve pazienza.
rassegna stampa roma
Lucho meglio del primo Spalletti
(Il Romanista – F.Bovaio) – Ogni ricostruzione ha bisogno dei suoi tempi e per vederla compiuta serve pazienza.
Non si può mai avere tutto e subito, nel calcio come nella vita e dopo quattro mesi di lavoro la Roma di Luis Enrique ha iniziato a raccogliere i frutti del tanto lavoro svolto. Accadde lo stesso anche all’inizio del ciclo di Spalletti, che anzi, nelle prime sedici giornate del suo primo campionato in giallorosso, andò anche peggio della Roma di Luis Enrique. Poi prese il via e non si fermò più, a partire da quel 18 dicembre in cui strappò l’1-1 in casa della Sampdoria nel giorno in cui fu costretto dalle tante assenze ad inventarsi Totti finto centravanti.[...]
Anzi, il successo contro il Chievo per la squadra di Spalletti fu il primo degli undici consecutivi che la lanciarono nell’alta classifica e in quel mese di dicembre gettò le basi del ciclo che l’avrebbe portata a vincere due Coppe Italia, una Supercoppa di Lega e a conquistare tre secondi posti in campionato (due dei quali non furono primi solo per errori altrui). L’augurio è che la Roma di oggi ne ripercorra le orme, come fanno pensare le due vittorie consecutive a Napoli e Bologna arrivate dopo l’1-1 con la Juve. Anzi, proprio alla luce del precedente spallettiano, oggi c’è da stare anche più tranquilli, dato che, come scritto, la Roma di Luis Enrique va meglio di quella di allora. Anzitutto ha fatto più punti (24 contro 21) che le hanno fruttato un miglior piazzamento in classifica di quello che aveva dopo la sedicesima giornata del 2005-06 (sesto posto in condominio con il Napoli oggi, decimo da sola allora). Poi ha vinto di più (7 volte contro le 5 di allora), cosa che bilancia i pareggi in meno conseguiti (3 oggi, 6 nel 2005-06) e la sconfitta in più di oggi (6 contro 5). Nei gol siamo più o meno là: 21 fatti oggi e 23 ieri; 19 subiti oggi e 20 ieri. Favorevole a Luis Enrique, invece, il dato dei successi esterni (4 contro 3), con entrambe le squadre che sono passate sul campo di una grande: Spalletti vinse 3-2 a Milano contro l’Inter, Luis Enrique ha vinto a Napoli 3-1.
La Roma dello spagnolo ha perso anche meno all’Olimpico: 2 sconfitte con il Cagliari (all’esordio, proprio come alla prima in casa con Spalletti) e con il Milan (2-3), mentre nel 2005-06 le sconfitte furono 4 (0-1 con l’Udinese alla seconda giornata; 2-3 con il Siena alla sesta; 1-4 con la Juve alla dodicesima e 1-2 con il Palermo alla quindicesima). Oggi come allora, infine, il capocannoniere della squadra ha segnato 7 gol. Se il bomber odierno è Osvaldo, quello del 2005-06 era Totti, il vero trait-d’union tra quella Roma e questa. [...]
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