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«Sì, la Champions ci aspetta»

(Il Romanista – M.Macedonio) – «Il terzo posto? L’ho sempre detto: la squadra ci deve credere, perché può arrivarci».

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) - «Il terzo posto? L’ho sempre detto: la squadra ci deve credere, perché può arrivarci».

Non ha dubbi, Roberto Scarnecchia, riguardo alle possibilità della Roma di raggiungere l’ultimo posto utile per la Champions. «Ripeto: ci si può sperare. Ci sono ancora otto partite da giocare, che vogliono dire ventiquattro punti in palio. E siamo tutti lì, con il terzo posto ad un passo e più squadre che possono puntarci. Le partite di quest’ultima giornata hanno infatti ricreato una condizione molto positiva, perché vincendo noi e perdendo tutte le altre tre che ci precedono, hai recuperato tre punti ad ognuna: nove punti in una volta sola! E il calendario, oltretutto, non è poi così malvagio. Dirò di più: in molti ritengono la trasferta contro la Juventus la più ostica, se non addirittura quella proibitiva. E invece, so per certo che a Torino faremo una grande partita. Perché noi siamo così... Lo dico oggi e posso anche metterlo per iscritto, che contro i bianconeri la Roma farà bene. Come ho detto altre volte, Luis Enrique mi piace, anche se ogni tanto ha delle amnesie nel leggere la partita. Ha un’idea precisa di come dovrebbe giocare questa squadra, ma vorrei che la mantenesse e non facesse, come fa ogni tanto, esperimenti.[...]».

Dello stesso parere è anche Zibì Boniek: «Nonostante abbia fatto quest’anno tanti passaggi a vuoto – dice l’ex centrocampista giallorosso – e con la gente spesso uscita delusa dallo stadio, bisogna dire che la Roma è più che mai in piena corsa per la Champions League. Perché sembra quasi che nessuno voglia arrivarci, a questo benedetto terzo posto… Sia la Lazio, che l’Udinese e il Napoli, nel momento in cui c’era da stringere e concretizzare, mi pare infatti che si siano un po’ perse per strada. E pertanto, si sono aperti scenari positivi per la Roma. E penso anche per l’Inter, che può a sua volta rientrare in gioco. Il problema della Roma è quello di non essere costante. Ma se la squadra trovasse finalmente quella continuità che le è finora mancata, avrebbe grosse possibilità. In caso contrario, non se ne farebbe niente. Sono stati troppi, gli alti e bassi, fino ad ora. E anche quando arrivava il risultato che riaccendeva la speranza, c’era quasi sempre la delusione subito appresso. Ma, secondo me, i cambiamenti, in queste ultime gare, ci sono stati. Basta vedere chi ha segnato contro il Novara: è tutta la Roma nuova.[...]».

Ci crede anche Ruggiero Rizzitelli, alla possibile conquista del terzo posto, anche se continua ad esprimere il suo rammarico per i punti gettati via dalla squadra in troppe occasioni. «Ero allo stadio, domenica – racconta l’ex attaccante e oggi commentatore per Sky – e come avevo già detto all’indomani della gara con il Milan, fa rabbia sapere che, con qualche pareggio in più, saremmo già oggi al terzo posto. Senza più quell’ansia di dover rincorrere e, quindi, di dover vincere sempre, o quasi, da qui fino alla fine. E fa ancora più rabbia vedendo che, in questo campionato, tutti sembrano aspettare tutti. Comunque, il calendario non è così impossibile. E, almeno sulla carta, è certamente avvantaggiata la Roma, questo è poco ma sicuro. E anche l’Inter e il Catania possono ancora sperare, visto che lì davanti danno tutte le capocciate al muro. Si può essere ottimisti, insomma, perché le tre che precedono la Roma mi sembrano un po’ tutte in crisi. Hanno tutte e tre avuto le coppe e stanno ora accusando la fatica. Nello stesso tempo, mi preoccupa la Roma, che oltre ad essere discontinua, continua a concedere troppo. Anche al Novara ha permesso di avere almeno quattro-cinque palle-gol. Lo ripeto dall’inizio dell’anno: Luis Enrique, che è bravo, deve però proteggere di più la difesa, in tutti i modi. Perché il Novara non ti castiga, ma il Milan l’ha fatto. E non a caso, una è ultima e l’altra è prima in classifica. La trasferta a Lecce? È certamente la più delicata. [...]».

«Assolutamente sì – gli fa eco Maurizio Iorio– soprattutto dopo la giornata di domenica, che è stata favorevolissima. E io, che ci ho creduto fin dall’inizio, continuo a dire che anche il solo fatto di poter lottare fino all’ultimo per il terzo posto è importantissimo. E da solo può dare il senso a tutta una stagione, preparando la squadra al meglio per la prossima. Se poi lo si dovesse realmente centrare, l’obiettivo della Champions, sarebbe veramente l’apoteosi. E potremmo parlare di un anno davvero positivo. Che ripagherebbe sia la società che il tecnico di un lavoro svolto all’insegna dell’autentico rinnovamento. Perché in tanti, in serie A, si riempiono la bocca con la parola “progetto”, facendone spesso un luogo comune. Ma l’unica società che ha davvero rivoluzionato interamente il proprio assetto e il proprio modo di giocare è quella giallorossa. L’ho detto fin dall’inizio. Resto della mia idea e, ancora una volta, faccio i complimenti ai dirigenti della Roma, allo staff tecnico e soprattutto ai tifosi, per averci creduto finora e crederci anche in prospettiva. Questa squadra, ne sono certo, darà grandi soddisfazioni».