rassegna stampa roma

Le fasce sono il punto debole

(Il Romanista – G.Dell’Artri) – «Il centrocampo folto che aveva organizzato la Juventus ci ha impedito di fare possesso palla». C’è anche questa frase nella lucidissima analisi della partita di Torino fatta a caldo da Franco...

Redazione

(Il Romanista - G.Dell'Artri) - «Il centrocampo folto che aveva organizzato la Juventus ci ha impedito di fare possesso palla». C’è anche questa frase nella lucidissima analisi della partita di Torino fatta a caldo da Franco Baldini.

Probabilmente nel match di Coppa ci sono stati più meriti dei bianconeri che demeriti della Roma, eppure questo scivolone fornisce lo spunto per riflettere su una difficoltà che la formazione di Luis Enrique ha dovuto affrontare non per la prima volta. Allo Juventus Stadium, pur tenendo conto delle differenze di qualità tecnica e di qualità del terreno di gioco, si sono visti alcuni dei problemi palesati anche nella trasferta di Catania. Vale a dire l’unica partita dell’ultimo periodo in cui la Roma non è riuscita a fare e ad imporre il proprio gioco. (...)

Che in questo caso sono le fasce. A patto che si abbia la possibilità di correre come matti su e giù per il campo per tutta la stagione. Perché, forse, la sconfitta di Torino, ha messo nuovamente in mostra una lacuna nella rosa che le recenti prestazioni di Rosi e Taddei avevano fatto dimenticare. Al termine del mercato estivo, infatti, mentre si celebravano i grandi acquisti messi a segno dalla nuova dirigenza giallorossa, si temeva anche per la tenuta delle due fasce. Rosi veniva da una stagione non eccellente, Taddei sembrava in costante declino, Josè Angel era un oggetto misterioso e di Cicinho si erano perse le tracce da tempo. La ventata di entusiasmo e il gioco portati da Luis Enrique hanno col tempo esaltato le qualità di Rosi e dato nuova giovinezza a Taddei che, non a caso, sono diventati i titolari rispettivamente sulla destra e sulla sinistra. Ma contro la Juve anche Rodrigo è andato in difficoltà. Non solo per colpe sue, visto che gli avversari arrivavano dalla sua parte come frecce, ma certo non è stato brillantissimo. E sarebbe strano il contrario. Sarebbe strano se potesse tenere certi ritmi tutte le partite. Josè Angel invece è sembrato ancora una volta non pronto. Le qualità tecniche si intravedono, ma la sensazione è che per vederlo sbocciare (si spera) ci vorrà ancora un bel po’. Mentre l’avventura di Cicinho pare al capolinea. Insomma, prima o poi (magari poi, cioè senza fretta) la Roma dovrà intervenire sulle fasce, anche solo da punto di vista numerico. (...)