(Il Romanista - C.Ivone/G.Boserman) - «Luis Enrique? Ritengo che nel complesso stia facendo bene. Certo bisogna sempre veder quali sono i parametri di confronto e, ovviamente, cosa ci si aspetta da questa squadra».[...]
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«Con Luis e difensori più forti si va lontano»
(Il Romanista – C.Ivone/G.Boserman) – «Luis Enrique? Ritengo che nel complesso stia facendo bene. Certo bisogna sempre veder quali sono i parametri di confronto e, ovviamente, cosa ci si aspetta da questa squadra».[…]
Avvocato, dicevamo di Lucho e del suo primo periodo italiano.
Credo che non si possa giudicare negativamente il suo operato poiché sta guidando una squadra giovane e con diverse lacune. Penso che la Roma non sia una squadra da terzo posto, e quindi da Champions, poiché non ha una rosa all’altezza. Se invece ragioniamo in termini di quarto-quinto posto allora ecco che l’allenatore spagnolo sta facendo il suo.
Difficile poter imitare subito il Barcellona:
Quando hai a disposizione Xavi, Iniesta, Puyol, Piquè, Fabregas, per non arrivare ovviamente a Leo Messi, è chiaro che puoi attuare un certo tipo di gioco. Ma questi sono giocatori che non sono nella rosa romanista e difficilmente li vedremo poiché hanno un costo assolutamente fuori portata.
La piazza, finora, sta dando molta fiducia al club.
Società importanti come la Roma non possono aspettare anni prima di poter primeggiare. I giallorossi non sono una realtà come, ad esempio, l’Udinese: lì la famiglia Pozzo, che dispone di una rete di osservatori tra le migliori al mondo, si può permettere di lavorare in serenità e portare i giocatori giovani da far crescere. Se a Roma ti presentassi con Benatia o con l’Isla sconosciuto di qualche anno fa, ci sarebbe la rivoluzione.
Ha nominato Isla, uno dei nomi accostati più spesso ai giallorossi.
Il cileno è un ottimo giocatore, si può anche acquistare ma basta pagarlo. L’Udinese non trattiene nessuno ma è chiaro che cercherà di trarre il massimo profitto. Bisognerà poi vedere l’eventuale adattamento al gioco di Luis Enrique.
Di che cosa ha bisogno la difesa romanista?
Credo che per il tipo di gioco della Roma ci sia bisogno di esterni forti e centrali veloci. Non conosco bene questo giovane Dodò. I giallorossi, dopo l’infortunio di Burdisso, si son affidati a Juan che però garantisce un massimo di venti partite all’anno. Si sarebbe dovuto cercare un centrale nuovo ma son stati commessi errotri sia in estate che in inverno come ha ammesso lo stesso Sabatini. Kjaer? Purtroppo, ma è un giudizio personale, è un atleta che non mi è mai piaciuto neanche ai tempi del Palermo. Sarebbe potuto esser utile Mexes ma spesso i calciatori hanno bisogno di cambiare per cercare nuove motivazioni e rendere al meglio.
Nomi?
Come dicevo prima il progetto giovani è molto bello ma bisogna cercare giocatori fatti che ti garantiscano il salto di qualità verso le primissime posizioni. Per la difesa il primo nome che mi viene in mente è quello del terzino destro del Borussia Dortmund Lukasz Piszczek, forse il più forte a livello europeo nel ruolo. Per ciò che riguarda i centrali c’è il ragazzo del Montpellier, Mapou che garantirebbe fisicità ed atleticità. Sempre nel Montpellier prenderei al volo il loro attaccante, Giroud.
Bojan è la delusione dell’anno?
Io lo aspetterei perché ritengo possa dare ancora molto così come Lamela che, al contrario, ha dimostrato di avere i numeri ma può crescere ancora notevolmente.
L’eroe degli ultimi tempi è Fabio Borini.
Sono contento perché finalmente si dà fiducia ad un ragazzo italiano. Credo che l’Italia abbia tra i giovani più forti al mondo, basta solo dargli l’opportunità. Non so dove potrà arrivare Borini ma è certo che sentiremo parlare molto di lui in futuro.[...]
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