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Lamela, mancano i dettagli. E spunta Ljajic

(Il Romanista – V.Meta) Si è allenato a Trigoria ma senza esagerare, Erik Lamela, perché la trattativa con il Tottenham ormai è ai dettagli e un infortunio rischierebbe di far saltare tutto.

Redazione

(Il Romanista - V.Meta)Si è allenato a Trigoria ma senza esagerare, Erik Lamela, perché la trattativa con il Tottenham ormai è ai dettagli e un infortunio rischierebbe di far saltare tutto. Raggiunto l’accordo di massima con gli Spurs per una cifra vicina ai trenta milioni di euro e con il giocatore (che dovrebbe firmare un quadriennale da circa quattro milioni a stagione, più del doppio del suo attuale stipendio), restano da mettere a punto alcuni particolari, cui Baldini potrà dedicarsi una volta concluso il gigantesco affare Bale, che porterà nelle casse londinesi una cifra sufficiente a mettere a segno almeno tre colpi. Uno è Willian, l’altro è Lamela, il terzo non sarà Miralem Pjanic, che pure di Baldini era il principale oggetto del desiderio, ma sul quale Rudi Garcia non è intenzionato a sentire ragioni.

In via di definizione la seconda cessione in attacco nel giro di una settimana, è più che mai aperto il discorso in entrata, anche perché è difficile pensare che la Roma resti con un solo centravanti in rosa (Destro), per di più infortunato. Il viaggio a Londra fatto da Sabatini e Baldissoni a metà settimana serviva anche a questo, a individuare un giocatore che facesse al caso di Garcia: uno dei candidati è il senegalese del Chelsea Demba Ba, che potrebbe essere preso per meno di dieci milioni, mentre più costosa è la pista spagnola che porta ad Adrian Lopez, attaccante dell’Atletico prezioso nel movimento ma non esattamente un bomber (in carriera non è mai andato in doppia cifra).

Ruolo diverso, ma nome suggestivo è quello di Adem Ljajic, che ieri è uscito dall’incontro con la dirigenze della Fiorentina senza aver trovato l’accordo per il rinnovo del contratto in scadenza il prossimo giugno. Della Valle non ha alcuna intenzione di ripetere con lui quanto fatto con Montolivo (anche perché sembra difficile aspettarsi dal serbo un comportamento altrettanto professionale), per cui il giocatore andrà via. Il Milan ha da tempo un accordo con lui e il suo procuratore Ramadani, solo che finché non avranno raggiunto la qualificazione in Champions i rossoneri non sapranno che misura potranno fare degli investimenti. La Roma cercherebbe di inserirsi in questo momento di stallo, anche se intavolare una trattativa è difficile perché la Fiorentina preferirebbe cederlo all’estero.

Ma c’è un altro attaccante di cui Sabatini e Baldissoni dovranno occuparsi presto: Francesco Totti, che domani comincerà il suo ventiduesimo campionato con la Roma senza aver firmato l’auspicato rinnovo. Il Capitano e la società non sono ancora d’accordo riguardo alla durata del nuovo contratto (lui vorrebbe un biennale, la Roma un solo anno) e anche sull’ingaggio: Totti sa di non poter pretendere un prolungamento alle stesse cifre, ma per qualcosa attorno ai tre milioni firmerebbe. L’intervento pubblico del Direttore Generale, Mauro Baldissoni, ieri in tivvù, non ha spostato le carte in tavola. E forse a qualcuno è sembrata un’eccessiva responsabilizzazione di Totti.