(Il Romanista - G.Dell'Artri) - A Trigoria si augurano che il gol lo abbia rigenerato più nello spirito che nel corpo, visto che il corpo doveva essere già perfettamente integro, quando è sceso in campo con la nazionale bosniaca. La Roma temeva delle ricadute, avrebbe preferito che Pjanic non partisse. Miralem ha saltato la partita con la Grecia e ha giocato 66 minuti di quella con la Lituania. In ogni caso, adesso che l’ex asso del Lione è tornato sano e salvo, il capitolo è chiuso, si volta pagina. Zeman ha un asso in più da poter calare nella sfida di domenica sera a Marassi col Genoa. Facciamo un passo indietro. Pjanic è reduce da una lesione di primo grado all’adduttore lungo della gamba sinistra. L’infortunio lo costringe a saltare le sfide con Samp, Juve e perfino Atalanta. Incombe la sosta, e quindi gli impegni internazionali delle nazionali. Il pieno recupero è vicino e la Roma non vorrebbe che Miralem partisse. Oppure che partisse, ma non giocasse. Pjanic salta la gara con la Grecia, ma con la Lituania non può fare a meno di mettersi a disposizione del severissimo ct Safet Susic. Arrivano un gol e un assist a Ibisevic. La forma è smagliante. «Abbiamo raggiunto l’obiettivo», commenta Miralem, che poi aggiunge: «E’ stato difficile all’inizio poi siamo riusciti a sfondare il muro della Lituania, erano ben organizzati. Ci ho messo un po’ di tempo per riprendere i ritmi di gioco. Tuttavia, abbiamo dimostrato che abbiamo la squadra giusta, ringrazio i fan che ci hanno dato un grande supporto. Se continueremo a giocare in questo modo possiamo vincere il girone».
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Il ritorno di Pjanic: «Sto bene»
(Il Romanista – G.Dell’Artri) – A Trigoria si augurano che il gol lo abbia rigenerato più nello spirito che nel corpo, visto che il corpo doveva essere già perfettamente integro, quando è sceso in campo con la nazionale...
Una speranza legittima, per inciso, perché la Bosnia è prima nel Gruppo G a pari punti con la Grecia. Per il suo agente, Michele Gerbino, non ci sono stati problemi con la Roma.«C’era un programma ben definito – ha spiegato a “Calciomercato.it” - Miralem ha dimostrato di essere un grande professionista. Aveva promesso che non avrebbe giocato la prima e che non avrebbe fatto l’intera gara contro la Lituania, e così è stato (è stato sostituito al 66’, ndr). Tutti hanno mantenuto le promesse: il ct della Bosnia, giocatore e Roma. Non c’è mai stato alcun caso. Un’arma in più per Zeman? Lo spero. Credo che ieri abbia dimostrato di poter essere molto importante per la squadra. Miralem è felicissimo, anche perché ha tenuto bene fisicamente: ha lavorato bene con la Roma fino a martedì e ha messo minuti importanti nelle gambe». Per Gerbino, il futuro di Miralem è a Roma: «Non mi sembra il tipo di calciatore che possa muoversi a gennaio». Anche la società la pensa così. Al momento, non è in discussione la partenza del giocatore. Quel che però è certo è che finora Pjanic ha accumulato più minuti con la nazionale bosniaca che con la maglia giallorossa. Genoa-Roma può segnare però l’inversione di tendenza, può essere la prima tappa di una nuova era. A Trigoria d’altronde hanno bisogno di quel Pjanic là. Quello che sta portando la Bosnia in Brasile.
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