(Il Romanista - S.Romita) La leggenda - confermata da lui stesso - dice che quando la prima volta il Barcellona aveva provato a "caricarlo" sull’aereo Eriketto aveva 8 anni.
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Il quarto angelo
(Il Romanista – S.Romita) La leggenda – confermata da lui stesso – dice che quando la prima volta il Barcellona aveva provato a “caricarlo” sull’aereo Eriketto aveva 8 anni.
E che la famiglia respinse 120mila euro l’anno e 10mila di sponsor. Fino al compimento dei 13 gli spagnoli insistettero, ma evidentemente senza essere troppo convincenti. E la famiglia si tenne volentieri il suo "Coco". Come fece il River Plate che l’ha lucidato per 9 anni.
Poi "TuttoSport" del 28 dicembre del 2010 pensò di far passare un bel capodanno a Berlusconi titolando "Colpaccio del Milan, preso Lamela, il nuovo Kakà". Il resto ormai è cosa nota. Il grande talento del River ce lo siamo preso noi, e quasi allo stesso prezzo senza i bonus, su cui stava trattando allora con i rossoneri. E il Coco è una stupenda realtà giunta a Roma con tutta la sua famiglia, compresa la fidanzata che italianizziamo in Sofia.
Vedergli toccare la palla è un piacere per gli occhi e per il cuore. E’ veramente il quarto angelo dalla faccia sporca come veniva chiamato negli anni sessanta il trio Angelillo, Maschio e Sivori. Ora ci vogliono però far credere che ha una doppia faccia, sporca o non sporca, e che sarebbe metà angelo e metà diavolo. Per una breve vicenda di spogliatoio con Osvaldo già chiusa dopo poche ore, e soprattutto per l’espulsione a Torino. Per un fallo di reazione su quella mammoletta di Chiellini. Lui chiede scusa a tutti e fa bene. Ma io dico che non deve chiedere scusa a nessuno. In serie A in Italia le si devono dare per non prenderle (...) Legge assoluta dei campi d’erba. Specialmente se i più grandi fanno i prepotenti. Lamela si difende bene. Gli argentini sono tosti. E a noi tosti ci servono. Grazie.
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