rassegna stampa roma

I primi 100 giorni della Associazione Sportiva Roma

(Il Romanista – M.Izzi) – Nel pomeriggio inoltrato del 7 giugno 1927 nella palazzina di Via Forlì 16 Italo Foschi, Vittorio Scialoja e Ulisse Igliori ratificarono la fusione di Fortitudo-Proroma, AlbaAudace e Roman Football Club.

Redazione

(Il Romanista - M.Izzi) -Nel pomeriggio inoltrato del 7 giugno 1927nella palazzina di Via Forlì 16 Italo Foschi, Vittorio Scialoja e Ulisse Igliori ratificarono la fusione di Fortitudo-Proroma, AlbaAudace e Roman Football Club.

Ho raccontato le fasi di questa cruciale giornata della storia giallo-rossa in molte occasioni, qui preferisco fornire una rapida panoramica, che spero risulti inedita per la maggior parte dei tifosi romanisti sui primi 100 giorni di vita della Lupa. Per partire, cominciamo con il ricordare come tra il 9 e 16 giugno, sulle pagine del Tevere si consuma un fitto botta e risposta tra Giorgio Vaccaro, vice presidente della Lazio e Foschi. Il dirigente biancoceleste, fondamentalmente, accusa la Roma di aver fatto naufragare la nascita del sodalizio che avrebbe dovuto vedere anche l’adesione della Lazio. Foschi a sua volta spiegherà, con dovizia di particolari come la Lazio si fosse chiamata fuori da sola non accettando la denominazione di Associazione Sportiva Roma e insistendo su un tragicomico Lazio-Fortitudo. Il 26 giugno, il presidente dell’AS Roma rilascerà una lunga intervista al Messaggero. Il passaggio più interessante si riferiva a Testaccio. Sin dal 7 giugno si era a conoscenza che la Roma avrebbe avuto a disposizione un campo di allenamento nell’area, Foschi, però dava un’altra grande notizia: «L’ AS Roma (…) curerà in ossequio alle disposizioni emanate dall’Onorevole Arpinati, l’atletica leggera. Ed è per questo che il nuovo campo, che sarà costruito al quartiere Testaccio, presso la piramide di Caio Cestio, sarà munito di una pista podistica (particolare che poi non si realizzerà. N.d.A.) e di palestra coperta e scoperta».

Il 16 e 17 luglio, ecco i primi impegni sportivi con i match delle formazioni A e B contro l’UTE. Il giorno 16, le riserve scesero in campo con: Ballante, Canestrelli, Bianchi, Fosso, Scocco, Zamporlini, Scardola, Jacoponi, Bramante, Sbrana, Sansoni. A disposizione: Evangelisti e Tomaselli. Mentre i “cadetti” pareggiarono per 2- 2 (reti di Angelo Bianchi e Giulio Scardola), la prima squadra s’imponeva per 2-1 (reti di Cappa e Heger) scendendo in campo con: Rapetti, Mattei, Corbyons, Ferraris IV, Degni, Caimmi, Rovida, Cappa, Boros. Ziroli, Heger. A disposizione: Chini e Giannelli. Allenatori: King- Piselli. Il 22 luglio veniva diramato l’Ordine del giorno numero 1, con il quale si ufficializzavano i rappresentanti delle tre commissioni (Finanza, Sede, Tecnica) incaricate di garantire il funzionamento del club. Copia di questo importantissimo documento, nella settimana a venire, verrà inviato, con l’implicita richiesta di comunicare l’accettazione della carica, a tutti i nominati e inoltre si provvederà a pubblicarlo, pressoché integralmente, sugli organi di stampa. Il can can del mercato che domina queste giornate la faceva da padrone anche nell’era delle carrozzelle e del caffè tabarin. Ecco dunque che sin dal 20 giugno la Roma, nella persona del suo presidente è costretta ad emanare un comunicato ufficiale nel quale: «Smentisce il passaggio di Ferraris alla Juve per Allemandi». Foschi aveva però altri grattacapi per la testa dovendo sbrogliare l’intricata matassa di Corbyons. Il forte difensore era determinatissimo a lasciare la nuova Società e sarebbe arrivato, come vedremo, sino a presentare ricorso presso il Direttorio per rescindere il contratto. Il capitano dell’Alba-Audace voleva certificare che il suo impegno contrattuale con il vecchio club decadeva con la fusione operata nell’AS Roma. L’Associazione Sportiva Roma sosteneva invece di aver onorato pienamente la continuità con i tre club fondatori riconoscendone i debiti consolidati, di conseguenza anche i contratti, nel bene e nel male, continuavano ad avere piena operatività. Il mese proseguiva con l’amichevole vinta con l’Attila il 24 luglio con il gol di Sbrana (il 23, ai Due Pini, anche la formazione B si era misurata con gli ungheresi).

Il 31 luglio si disputava invece l’ultimo impegno delle rappresentative fondatrici. Si tratta di un Fortitudo-Proroma – Alba-Audace finale del Campionato ragazzi (a novembre erano partite anche le coppe Foschi e Sacchetti) simbolicamente arbitrato da Liberi I del Roman Football Club. La Fortitudo che s’impose per 4-2 (con quattro reti di Preti che nel febbraio 1930 avrebbe debuttato in serie A con la maglia della Roma, mentre i punti bianco-verdi portano la firma di Spagnoletto e di Ricci, forse lo stesso Bruno Ricci che l’anno seguente avrebbe messo in carniere una presenza in Coppa Coni con la Lupa), si schierò con: Dossena, Valentini M., Vaccaro, Gioacchini (cap), Valentini G., Rotunno, Favero, Acanfora, Belardi, Preti, Rovere. All. Caporilli. L’ Alba rispose con: Stefanelli, Bonaldi, Garzelli, Muzzini, Ciotti, Fabiani, Ricci, Felicetti, Spagnoletti, Fatarella, Piersanti. A questa gara che simbolicamente sanciva il saluto degli sportivi romani alle progenitrici dell’AS Roma, assistettero Italo Foschi, Bianchi, Bramante, Scardola e Scocco, che proprio in quella giornata avevano visto ufficializzare il loro inserimento nella prima squadra giallorossa. Lo stesso Italo Foschi lo ufficializzò in un comunicato che iniziava con una risposta stizzita: «Il presidente dell’AS Roma comunica: «Un giornale sportivo della capitale pubblica la nuova formazione della squadra di calcio della SP Lazio. In essa figurano i nomi dei giocatori Corbyons e Bussich. Il terzino Corbyons non è stato né sarà mai posto in lista di trasferimento. La cosiddetta questione morale che renderebbe incompatibile la permanenza di Corbyons nell’AS Roma è del tutto inesistente, tanto è vero che il Comm. Alessio che uscì dall’Alba lo scorso anno insieme a Corbyons è entrato oggi a far parte della commissione finanziaria della nuova Società. Il Bussich è da sabato scorso il nuovo centro attacco dell’AS Roma» (...)

Quello che non viene ancora scritto è che il tecnico più famoso in Italia si è accordato a sorpresa proprio con la neonata AS Roma. Per coprire l’interregno, tre giorni più tardi Joszef King veniva nominato primo allenatore. Sempre il 7 agosto, intanto, ad integrazione dei telegrammi inviati in tutta Roma per convocare gli appartenenti alle società fondatrici in vista della nuova stagione, viene pubblicata la scheda di adesione e questa circolare: «Il Segretario amministrativo è in sede (Via Uffici del Vicario 35) tutte le sere dalle ore 19:00 alle 20:30 e dalle 21:00 alle ore 24:00 per ricevere adesioni e fornire chiarimenti ai soci». Il 15 agosto all’Hotel Regina Carlton venne festeggiato il varo del Consiglio Direttivo giallorosso mentre il 25 agosto, si ufficializza la decisione che spalanca le porte della Divisione Nazionale alla Roma. Tre giorni più tardi ecco ufficializzato l’ingaggio di Garbutt. Quasi all’ultimo respiro la Roma ha dunque la certezza di iniziare dalla massima serie la propria avventura. E’ così, che alle ore 9:00 del 4 settembre 1927: «tutti i giocatori che hanno fatto parte di Alba, Fortitudo e Roman» vengono convocati per l’inizio degli allenamenti al Motovelodromo Appio. Il raduno è guidato dalla coppia Garbutt, King, che cercano di valutare il parco giocatori e di preparare la sfida amichevole contro il Livorno prevista per l’11 settembre. All’inizio del primo campionato di A, a questo punto mancava solamente l’amichevole contro lo Slavia del 18 settembre, la Roma studiava un regalo per i propri tifosi e ufficializzava per l’esordio in campionato il: «50% di sconto per il settore di Tribuna per tutte le signore» …. cento giorni erano ormai passati, lo spettacolo stava per iniziare.