rassegna stampa roma

Grinta, corsa e tecnica: tutti dietro ai due Nico

(Il Romanista – c. Zucchelli) – LOBONT 6.5 Uomo spogliatoio, sempre sorridente e disponibile verso i compagni.

Redazione

(Il Romanista - c. Zucchelli) - LOBONT 6.5 Uomo spogliatoio, sempre sorridente e disponibile verso i compagni.

Ma questo si sapeva. Quello che non si sapeva, e al massimo si poteva solo immaginare, è che avrebbe convinto Zeman a metterlo in ballottaggio con Stekelenburg per un posto da titolare. Non ha saltato un allenamento ed è stato sempre tra i migliori.

STEKELENBURG 6 Arrivato dopo un Europeo da dimenticare, si è messo a disposizione ma non ha impressionato. Senza infamia e senza lode, a Vienna non ha giocato perché non al meglio fisicamente. La sensazione è che la concorrenza di Lobont non gli faccia bene. A lui, che sulla carta è tra i primi cinque o sei portieri al mondo, il compito di riprendersi il posto tra i pali.

SVEDKAUSKAS 7 Arrivato nell’anonimato, alzi la mano chi avrebbe scommesso che avrebbe fatto tutto il ritiro dopo i primi allenamenti con Zeman. Lento e impacciato, sempre tra gli ultimi sulle ripetute. E invece il giovane lituano si è messo sotto, migliorando (e dimagrendo) giorno dopo giorno tanto da conquistarsi la fiducia dell’allenatore che contro il Rapid gli ha regalato minuti importanti.

PROIETTI GAFFI 6 Si è allenato coi grandi, esperienza che gli sarà utile il prossimo anno in Primavera. ROSI 6 Il voto è una media tra l’ottima parte atletica e la negativa parte tecnico tattica. Il fisico è notevole, i mezzi pure ma a 25 anni è chiamato a dare altre risposte. Contro il Rapid non ne ha azzeccata praticamente una. BURDISSO 8 Uno dei più in forma, uno dei più convinti. Splendidi i suoi allenamenti, splendida la conferenza stampa, splendido il gol di testa nella seconda amichevole, splendida quella fascia di capitano al braccio con cui ha chiuso il suo ritiro.

HEINZE 6.5 Sembrava dovesse restare a Riscone un paio di giorni per poi accasarsi al Bologna. Invece ha fatto tutto il ritiro e a 34 anni ha "tenuto botta" coi più giovani. Non sarà un titolare, ma per altri 12 mesi la sua esperienza può essere utile a questa squadra.

ROMAGNOLI 7 Diciassette anni, Sabatini si è innamorato di lui all’esordio con la Primavera. I tifosi e gli addetti ai lavori che lo conoscevano poco se ne sono innamorati in questo ritiro dove ha messo in mostra doti fisiche importanti e giusta personalità. Heinze e Burdisso durante gli allenamenti non lo hanno mai lasciato solo, lui ascoltava e imparava. Il futuro è suo.

JUAN 4.5 Non ce la faceva proprio. E’ andato via ed è stato giusto così.

DODO’ SV. Senza voto e, soprattutto, si vedrà.

TADDEI 7 Zeman lo conferma terzino come da intuizione di Luis Enrique. Ottimo nei test atletici, ottimo sia a destra sia a sinistra. Non parte titolare ma, come tutti gli anni, si ritaglierà uno spazio importante.

PERROTTA 6 Bene fisicamente, viene schierato come intermedio e terzino destro, posizione in cui Bojan,Lamela e Osvaldo,luci e ombre. Certezza Taddei, Romagnoli la sorpresa

PJANIC 7.5 Si diceva che dei titolari dello scorso anno fosse uno dei meno adatti al gioco di Zeman. E invece Miralem ha smentito tutto e tutti: ottima capacità di corsa e resistenza, tre gol nelle prime tre uscite stagionali, tanti inserimenti e tanta voglia di mettere in pratica gli schemi del boemo. Quasi perfetto. MARQUINHO 6 Ancora appesantito, soffre i carichi di lavoro di Zeman. Non si fa mai notare.

GRECO 4.5 Non si è mai visto, bloccato da qualche problema fisico e, soprattutto, da trattative di mercato che lo hanno visto sempre sul piede di partenza senza però mai trovare la destinazione finale.

BERTOLACCI 6+ Ha provato in tutti i modi a convincere la Roma a non mandarlo al Genoa perché voleva giocarsi le sue possibilità. Non c’è riuscito, ma l’impegno c’è sempre stato.

VERRE 6+ Bene, benissimo, la parte atletica, è ancora immaturo dal punto di vista tattico. La tecnica c’è, deve capire bene qual è il suo ruolo e poi sbocciare definitivamente.

TOTTI 7.5 Non salta un allenamento e considerando che ha 36 anni e che gli allenamenti di Zeman sono durissimi è già tanto. Non solo: ha sempre il sorriso sulle labbra, si sacrifica in un ruolo che non sente suo e, pungolato dal boemo, sfodera a Vienna una prestazione maiuscola. Come e più di sempre, imprescindibile.

NICO LOPEZ 8 Con Burdisso il migliore del ritiro. Regge benissimo fiscamente, si diverte e mette in mostra tutto il suo repertorio. In prima squadra ci sarebbe stato bene già un anno fa.

OSVALDO 6.5 A tratti molto bene, a tratti sufficiente, a tratti male. Salta qualche seduta ma nel complesso si dà da fare anche se, visto anche il fisico, non è ancora al massimo della forma.

BORRIELLO 5 Un pesce fuor d’acqua anche se, e di questo gliene va dato atto, si impegna e dimostra di essere comunque un professionista.

BOJAN 6+ Parte bene, cala nella parte centrale del ritiro, si riscatta all’ultimo. E inizia a crescere. Se c’è un allenatore che gli può svoltare la carriera è Zeman. Deve solo capirlo.

LAMELA 6.5 Il migliore dal punto di vista atletico, uno spettacolo vederlo correre. Male, a tratti malissimo, in campo. Su quanto può essergli utile Zeman… Vedi Bojan. non lo rivedremo mai nel corso della stagione. All’ultimo anno di contratto l’impegno è encomiabile.

SIMPLICIO 5.5 Fisicamente era sempre indietro, in campo ha fatto quel che poteva. Proprio ieri ha rescisso il contratto, ha fatto in tempo a salutare la Sud.

PIZARRO 6.5 Ci mette tutto ma Zeman non lo vede: "I registi per me sono De Rossi e Tachtidis". Lui incassa e porta a casa, dopo qualche giorno contro il Rapid segna ed è tra i migliori. Il tempo solo dirà se questo suo atteggiamento gli porterà minuti e presenze.

FLORENZI 7.5 Gioca sempre titolare, corre, suda e cresce giorno dopo giorno. Fisicamente sta benissimo, Zeman lo ha dichiarato incedibile, quest’anno può ritagliarsi uno spazio importante. Tra le fotografie di questo ritiro le "lezioni di palleggio" che gli impartiva Taddei a fine allenamento.

LUCCA 6 Scoperto da Franco Baldini, deve ancora essere scoperto e farsi scoprire.