(Il Romanista - D.Galli) - È un tam tam in piena regola. Le tifoserie si preparano a lanciare una controffensiva mediatica sul campo di battaglia delle trasferte libere.
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Domani striscioni “Trasferte libere” in tutta Italia
(Il Romanista – D.Galli) – È un tam tam in piena regola. Le tifoserie si preparano a lanciare una controffensiva mediatica sul campo di battaglia delle trasferte libere.
Domani, da mezzanotte alle 21, le curve di Serie A non tesserate affiggeranno «in un punto strategico della loro città», si legge sul comunicato sui generische sta circolando, uno striscione con la scritta: "Trasferte libere". L’invito è valido, però, anche per le tifoserie delle società delle serie minori: «Le curve di B, Lega Pro, ecc..., possono, se giocano in casa, mostrare lo stesso striscione in curva, oppure affiggerlo in una zona della loro città nell’orario sopra indicato domenica (domani, ndr). Non è necessaria la firma del club. Il giorno dopo, il fotoreportage sarà diffuso in rete. Le foto degli striscioni dovranno essere inviate entro la mattina del lunedì 15, alle ore 9, all’indirizzo mail trasfertelibere@live.it, specificando, nella mail, la città di appartenenza». Non c’è un padrone dell’iniziativa, sottolineano gli ideatori, «e nessuno se ne prenderà i meriti qualora dovesse riuscire». È una mobilitazione simbolica.
Ma fortemente simbolica. Ha origine, spiegano gli organizzatori, «dalle prese di posizione contro la tessera del tifoso per la vicenda dei tifosi della Fiorentina a Milano». Alcuni ragazzi della Viola hanno acquistato, senza tessera del tifoso, i biglietti del settore ospiti di Inter-Fiorentina, il 30 settembre. Risultato, sono stati daspati. Eppure, i tagliandi erano stati venduti regolarmente dalle filiali della Banca Popolare di Milano. Eppure, nessuno steward ha controllato la regolarità di quei titoli di accesso. Eppure, esistono delle partite - prendete Nocerina-Paganese - dove non basta possedere la tessera del tifoso: si giocherà a porte chiuse. Punto. Ecco, questo è il senso della manifestazione di domani: evidenziare tutti questi "eppure". È possibile tornare al passato? Giuridicamente sì. L’esempio è Parma-Sampdoria, il 21 ottobre. Forti del gemellaggio tra le due tifoserie, i rispettivi Gos, i Gruppi operativi di sicurezza degli stadi, hanno concordato l’ingresso dei doriani non tesserati nel settore ospiti del Tardini. Perché sì, la determinazione dello scorso 30 maggio vieta di vendere i biglietti ai «tifosi non fidelizzati residenti nella Regione che origina la trasferta». Ma i Gos di Parma e Genova hanno però riesumato il protocollo di intesa del 21 giugno 2011 tra Viminale e componenti sportive, nella parte dove si dava la possibilità di ammettere nei settore ospiti dei non tesserati. A condizioni precise, però. «Le società organizzatrici, di concerto con il Gos, in presenza di particolari e motivate esigenze - si legge - potranno indirizzare specifica richiesta all’Osservatorio, indicando le misure organizzative che intendono adottare».
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