(Il Romanista - C.Zucchelli) - Stavolta ci spera più del solito. Stavolta Mattia Destro spera che tocchi a lui dall’inizio lunedì contro il Torino perché quello che è successo a Roma-Palermo ancora non gli è andato giù. Ce l’ha con se stesso, ce l’ha con un periodo no che non ne vuole sapere di finire. Il primo gol in giallorosso contro i siciliani sembrava il punto finale - o di partenza - e invece l’assurda espulsione che ne è seguita ha frenato la sua gioia e peggiorato il suo umore.[...]
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Destro, rimettiti la maglia
(Il Romanista – C.Zucchelli) – Stavolta ci spera più del solito. Stavolta Mattia Destro spera che tocchi a lui dall’inizio lunedì contro il Torino perché quello che è successo a Roma-Palermo ancora non gli è andato giù.
Un’ingenuità grossa, che gli ha fatto saltare il derby (era in tribuna con Tallo, piuttosto nervoso), e che gli farà pagare una multa. Non troppo salata, ma in questa storia i soldi non contano. Conta il carattere di un ragazzo di 21 anni a cui tutti pronosticavano e pronosticano un grande futuro, che quando era ragazzino e faceva faville nella Primavera dell’Inter, diceva: «Davanti, in prima squadra, ho dei fenomeni. Ma io vorrei giocare». Carattere non facile, quello di Destro, amore smisurato per il gol e per Ibrahimovic. Vive al Torrino, ogni tanto incontra i tifosi, qualcuno dopo il Palermo ha anche provato a tirargli su il morale. Ci hanno provato anche i dirigenti, che hanno compreso l’ingenuità commessa dopo il gol soprattutto perché sanno quanto Destro stesse vivendo male il digiuno. [...]
E pensare che, da Boston, Zeman ne parlava così: «È un acquisto importante per noi, un giocatore più mobile rispetto a Totti e Osvaldo». Questa mobilità si è appena intravista e Mattia, nell’attacco più forte della serie A, trova ancora poco spazio. Lunedì potrebbe (vorrebbe) avere l’occasione per riscattarsi. Osvaldo non sta benissimo e quindi il boemo potrebbe (dovrebbe) dargli un’occasione dal primo minuto. Chi gli è accanto dice che ci spera tanto e che un’altra panchina lo butterebbe ancora più giù. Senza fare polemica, senza alzare la voce, Destro chiede spazio. E spera che gli venga concesso consapevole che, con Osvaldo, Lamela e Totti davanti, non deve sbagliare niente. In campo e fuori. Per lui, adesso, è arrivato il momento di crescere. A suon di gol.
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