(Il Romanista - V.Meta) -Chiamarlo un affare sinistro ormai sta diventando un luogo comune al contrario e come tale non può non contenere un fondo di bugia:
rassegna stampa roma
Destro, niente tiri mancini
(Il Romanista – V.Meta) – Chiamarlo un affare sinistro ormai sta diventando un luogo comune al contrario e come tale non può non contenere un fondo di bugia:
in realtà nella vicenda del trasferimento di Mattia Destro alla Roma la situazione è piuttosto chiara, per quanto a mettere fine alla saga non sia bastata neanche la giornata di ieri. Sabatini ha da tempo raggiunto l’accordo con il Genoa per portare alla Roma un giocatore che è stato Zeman stesso a chiedere (prestito oneroso a cinque milioni di euro con riscatto fissato a sette più il prestito di Piscitella e Verre e uno sconto sull’ingaggio di Borriello), per cui almeno per quanto riguarda le due società la trattativa è conclusa. Quello che ancora non c’è, ma che dovrebbe essere raggiunto già oggi, quando Sabatini e gli agenti di Destro si incontreranno a Milano, è l’accordo fra la Roma e il giocatore riguardo all’ingaggio. A Trigoria gli offrono un triennale da un milione e mezzo più bonus, la Juventus ha messo sul piatto circa duecentomila euro in più, ma non saranno quelli a fare la differenza. Piuttosto da Torino è scattato un pressing telefonico di Antonio Conte (non nuovo a simili corteggiamenti), che da giorni è in contatto con Destro e gli promette una maglia da titolare nella sua Juve. Una corte serrata a cui è difficile restare insensibili, per quando da sempre i favori di Mattia siano per la Roma, anche per la prospettiva di lavorare con Zeman. Lo ha confermato anche il papà Flavio: «Mio figlio non ha mai rifiutato la Roma e non ne fa assolutamente una questione di soldi. Se fosse così, avrebbe scelto di andare in Germania visto che il Wolfburg gli offriva un contratto pari al doppio rispetto alle cifre che scrivono ora i giornali. Io gli consiglierei senza dubbio di scegliere Zeman».
Preziosi, però, non vuole dare il giocatore alla Juve. Non voleva un mese fa, quando i bianconeri si misero di mezzo nella questione del riscatto dal Siena, e non ha cambiato idea: «Ho trovato un accordo coi giallorossi, e per me quello vale - ha ribatito ieri il presidente rossoblù -. Poi è ovvio che se non troveranno un accordo col ragazzo anche il nostro diventerà vano e si aprirebbero le porte per altre società. Non credo però che Roma e Destro avranno difficoltà a trovare un punto d’incontro: per il giovane sarebbe un grande onore e un’opportunità vestire quella maglia. La Roma ha chiesto e ottenuto una trattativa con il Genoa quando ancora Destro non era stato riscattato, e al tempo la Juventus ancora non me l’aveva chiesto. L’unica pretendente seria è stata la Roma: l’accordo ce l’ho, ma è incompleto finché il giocatore non dirà sì. Il mio impegno è dare Destro alla Roma. L’accordo soddisfa noi e il Siena, ma i giallorossi dovranno fare un passo in avanti col giocatore». Insomma, adesso l’unico a poter far saltare l’accordo è proprio Destro (e i suoi procuratori), che però non ha motivo di impuntarsi e non ha mai detto di preferire la Juve. Intanto ieri è sbarcato a Roma Ivan Piris, terzino paraguyano proveniente dal San Paolo: in attesa della firma sul contratto, il giocatore si è sottoposto alle visite mediche al Gemelli. Zeman lo avrà a disposizione al ritorno dagli Stati Uniti.
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