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Destro: Con Zeman imparo tanto

(Il Romanista – C.Zucchelli) – Un primo tempo splendido. Una ripresa buona.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) - Un primo tempo splendido. Una ripresa buona. Fino a quando le gambe hanno girato è stato tra i migliori, subito dietro al capitano, e compagno di club, Daniele De Rossi. Sembrava che la maglia numero 9 dell’Italia fosse stata cucita su misura per lui. E sembrava che lui, Mattia Destro, ce l’avesse addosso da una vita e non per la prima volta. Era l’esordio e se lo ricorderà per sempre. [...]

Ha cercato spesso la profondità, ha fatto l’attaccante puro e con ottimi risultati, ha impressionato chi non lo conosceva e ha confermato a chi invece era a conoscenza del suo talento tutte le sue qualità. Gli è mancata giusto un pizzico di cattiveria sotto porta per rendere la serata ancora più indimenticabile ma lui, che a fine partita si presenta davanti alle telecamere con un sorriso grande così, non se ne cura: «Volevamo vincere e ci dispiace per questa sconfitta - dice - per quanto riguarda me sono contento della mia prestazione, ho cercato di fare quello che mi ha chiesto l’allenatore». E l’allenatore, cioè Prandelli, ha apprezzato: «Mattia ha fatto molto bene - le parole del ct - e sono contento anche perché era una partita molto particolare per gli attaccanti, contro una difesa molto fisica». Da un tecnico a un altro. Finita la partita contro gli inglesi Destro, con De Rossi e Balzaretti, ha raggiunto Roma per essere ieri pomeriggio di nuovo agli ordini di Zeman. Contro il Catania non ci sarà perché deve scontare una giornata di squalifica che si porta dietro dalla scorsa stagione e quindi l’esordio ufficiale in giallorosso sarà, per uno strano scherzo del destino, a San Siro contro quell’Inter in cui è cresciuto e che lo ha lasciato andare via troppo frettolosamente. Ci sono ancora più di due settimane per pensarci, due settimane che Destro trascorrerà a stretto contatto con Zeman. Dalle sue parole si capisce come il boemo lo abbia già conquistato:

«In pochi giorni ho imparato e lavorato tantissimo, spero in una grande annata alla Roma. Non mi spaventa essere atteso per il salto di qualità». I romanisti si aspettano tanti gol da lui, Mattia sorride e dice di aspettarsi la stessa cosa: «Spero di segnare tanto, soprattutto con un tecnico come Zeman che favorisce il gioco degli attaccanti». La trattativa che lo ha portato a Trigoria non è stata semplice: bisognava mettere d’accordo tre società (Roma, Siena e Genoa) e bisognava, almeno da parte sua, scegliere il progetto che gli consentisse di crescere meglio: «Per questo - spiega - decidere di giocare nella Roma è stato semplice. Quello al Siena è stato il primo anno che ho fatto qualcosa di importante in Serie A e sono felice di essere approdato in una grande piazza. Di certo - ammette infine con timidezza - all’inizio dello scorso campionato, non credevo di poter diventare un uomo mercato».[...]