(Il Romanista - D.Giannini) - Si temeva che il suo Europeo potesse essere finito, o quasi. Che quanto meno fosse costretto a saltare la semifinale contro la Germania.
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De Rossi: «Non zoppico, ma giocare è diverso»
(Il Romanista – D.Giannini) – Si temeva che il suo Europeo potesse essere finito, o quasi. Che quanto meno fosse costretto a saltare la semifinale contro la Germania.
E invece le possibilità che Daniele De Rossi ci sia giovedì sera non sono poi tanto poche. «Non zoppico più, ma un conto è allenarsi e un conto è giocare» ha detto ieri Daniele a Sky. Insomma, frena, ma non chiude le porte al possibile recupero. Che è già parecchio, soprattutto se si ripensa non tanto alle immagini di quando ha lasciato il campo nella sfida contro l’Inghilterra, ma soprattutto a quelle mentre scendeva le scalette dell’aereo visibilmente dolorante. Un problema al nervo sciatico, aveva precisato lui stesso poco dopo il termine della partita. Niente lesioni muscolari, ma l’impossibilità a scattare per il dolore. Ed è su quello che lo staff medico azzurro lavorerà in questi giorni per cercare di rimettere in piedi il pilastro del centrocampo azzurro (oltre che romanista). E il tempo non giocherà a favore del recupero, visto che alla partita contro i tedeschi mancano ormai solo due giorni. Che si spera possano essere sufficienti a passare dalla corsetta senza dolore a una partita vera contro avversari storicamente molto fisici e per giunta favoriti da due giorni di riposo in più. Oggi se ne capirà di più sulle condizioni di De Rossi, così come su quelle degli altri azzurri usciti malconci dalla partita con l’Inghilterra. In particolar modo Abate, costretto a lasciare il campo a favore di Maggio.
Non al centro, dove a sorpresa potrebbe recuperare Giorgio Chiellini. L’infortunio rimediato nella terza partita del girone contro l’Irlanda di Trapattoni, sembrava aver messo la parola fine al suo torneo. Anche perché a quel punto l’Italia sembrava con un piede fuori da Euro 2012. E invece il cammino è proseguito e lui è quasi pronto al rientro. Ieri, nel giorno in cui si sono allenati solo i giocatori che non hanno preso parte alla partita contro l’Inghilterra o quelli che hanno giocato solo uno spezzone, il difensore della Juventus ha corso insieme ai compagni partecipando anche agli esercizi tattici con circolazione della palla e conclusioni in porta. Con o senza Chiellini, Prandelli dovrà fare i conti non solo con il valore dell’avversario ma anche con lo stato fisico dei suoi. Ad aiutarlo a fare le scelte più corrette dovrebbe pensarci la tecnologia visto che verranno valutati con attenzione i dati scientifici per capire come sta la squadra dopo la fatica di domenica. Abate e De Rossi sono i dubbi, ma la qualificazione ha portato con sé anche parecchie certezze. Intanto il modulo. Dopo la partenza con la difesa a 3, ora non dovrebbero esserci più dubbi sul fatto che gli azzurri continueranno a giocare a 4 dietro. Oltre ad appoggiarsi alle certezze Pirlo e Marchisio, Prandelli potrebbe dare ancora fiducia a Montolivo che, errore sul rigore a parte, ha disputato una buona partita. E davanti? Un bel rebus. Perché Diamanti ha fatto molto bene e perché l’idea di rinunciare ancora a Di Natale, soprattutto alla luce di una preoccupante sterilità offensiva, non sembra il massimo. Cassano e Balotelli non sono andati bene, ma difficilmente il ct rinuncerà ad entrambi. Forse a nessuno dei due, contando sulla loro voglia di riscatto.
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