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De Rossi! E casa Juve non c’è più

(Il Romanista – V.Vercillo) – Nel primo atto della finale della Primavera Tim Cup, la prima vera protagonista è la Roma.

Redazione

(Il Romanista - V.Vercillo) - Nel primo atto della finale della Primavera Tim Cup, la prima vera protagonista è la Roma.

E con lei Alberto De Rossi, primo e unico (per il momento) allenatore ad aver portato la propria squadra alla vittoria (2-1) sul campo dello Juventus Stadium. La giovane Roma ha trionfato di fronte a tredicimila spettatori, in uno stadio che ha visto i bianconeri di Conte ottenere 15 risultati utili consecutivi (10 vittorie e 5 pareggi) da settembre a oggi. Ma c’è una prima volta per tutto: la prima delusione per i tifosi della Juventus in casa propria è arrivata alla prima su quel palco dei giovani di Baroni. [...]

Quella finale che lo aveva lasciato con «un po’ di amaro in bocca» ora è solo un ricordo, un monito. Perché lo spettacolo non è ancora finito: «È solo il primo round, ora ci dobbiamo giocare il secondo a Roma» ha sottolineato De Rossi. Il secondo atto andrà in scena il 22 marzo a Roma. Ancora non è chiaro quale sarà il palcoscenico: tra le opzioni l’Olimpico, dove lo scorso anno la Roma si è fatta scappare Coppa e Supercoppa Italia contro la Fiorentina, o il Flaminio. Alberto De Rossi si sta dimostrando anno dopo anno, gara dopo gara, il faro indiscusso di una società che ha scelto di puntare sui giovani. L’obiettivo è sempre quello, ma non è mai banale ricordarlo: portare i baby giallorossi in prima squadra. E i passi che sta muovendo vanno verso la giusta direzione.

Se andiamo a considerare gli ultimi 10 anni, i successi tra i giovani non sono mancati: la Roma ha conquistato due scudetti con la Primavera, uno con gli Allievi Nazionali e uno con i Giovanissimi Nazionali. Ma la vittoria più grande per un vivaio è la crescita e l’esplosione dei propri giocatori nel campionato dei grandi. La prima, forse la più importante, porta il nome di Daniele De Rossi: Capitan Futuro, ma anche riferimento inamovibile del presente. Assieme a lui Alberto Aquilani, la cui strada però lo ha fatto allontanare da Roma. Due anni dopo è toccato a Rosi e a Greco, che a fasi alterne e con fatica sono riusciti a conquistare credibilità a Trigoria. E poi c’è Francesco Totti, il capitano della Roma, il miglior realizzatore e il calciatore con più presenze nell’intera storia giallorossa. Un numero 10, in tutti i sensi. Nato e cresciuto alla Roma. Quest’anno le cose stanno andando ancora, se non di più, in questa direzione.[...]