rassegna stampa roma

Col Chievo sono sempre brividi

(Il Romanista – D.Giannini) – Se pensi a Roma-Chievo, pensi sempre ad un’atmosfera di festa. E non tanto per i risultati, che pure hanno spesso sorriso alla formazione giallorossa, quanto per il fatto che quasi sempre la sfida si è...

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) - Se pensi a Roma-Chievo, pensi sempre ad un’atmosfera di festa. E non tanto per i risultati, che pure hanno spesso sorriso alla formazione giallorossa, quanto per il fatto che quasi sempre la sfida si è giocata a ridosso della sosta natalizia o subito dopo.

E’ successo ben otto volte sulle nove stagioni in cui le due squadre si sono affrontate in Serie A. Solo una volta non è accaduto, nella stagione 2006-07 e non ha portato bene ai veneti che al temine di quel campionato sono finiti in serie B. Quella volta il match di andata si giocò ad ottobre ed è ricordato non tanto per l’1-1 finale, ma piuttoso perché arrivò in quella occasione il primo gol di Francesco Totti in campionato dopo l’infortunio alla caviglia. Ma quella è un’altra storia. La nostra invece inizia qualche anno prima, il 22 dicembre del 2001. La Roma con lo scudetto sul petto e in piena corsa per il bis va a Verona a fare visita al Chievo dei miracoli. Quello che, dopo aver centrato la storica promozione in A, sta stupendo tutti anche nella massima serie. (...)

Finisce 1-0 per il Chievo e neppure al ritorno ci si vendica della sconfitta con un anonimo 0-0. Nel campionato 2003-2004 riparte la serie positiva giallorossa. E’ l’ultima Roma di Capello, quella che per più di metà torneo domina in lungo e in largo prima di cedere al Milan. Soccombe anche il Chievo, è il 7 dicembre, si va a Verona e finisce 3-0 con i gol di Totti, Mancini e Cassano. L’anno successivo è quello orribile dei 5 allenatori cambiati e del rischio della serie B.Col Chievo arrivano 2 pareggi: quello sbiadito per 0-0 all’ultima giornata, ma anche quello per 2-2 dell’andata, giocata il 16 gennaio, e marchiata con la doppietta di Montella che segna anche in rovesciata. Arriva Spalletti e si torna a vincere. (...)

Per tornare alla tradizione "invernale" bisognerà aspettare 2 anni, ovvero fino al ritorno del Chievo nella massima serie. E così si arriva al 6 dicembre del 2008 e ad un’altra partita memorabile. Per la vittoria sofferta per 1-0 e soprattutto per la prima rete in giallorosso di Jeremy Menez. Il francesino in quella occasione sembra per la prima volta in grado di far sbocciare tutto il suo talento. Il tempo rivelerà che si era trattato solo di una illusione. Nel campionato 2009-2010 Spalletti se ne va, arriva Ranieri e la Roma prova la grande rimonta. Il 9 gennaio 2010 all’Olimpico arriva il Chievo e in pochi minuti De Rossi va in gol. Tutto facile? Macché. Doni viene espulso e ci vuole una prova eroica di tutta la squadra e di Toni in particolare per conservare il vantaggio. E infine il campionato scorso, le ultime due sfide col Chievo. All’andata si gioca il 4 dicembre, nel pantano. Condizioni più che precarie. Gioca Adriano, ma a segnare è Simplicio. Una doppietta che illude, perché il Chievo rimonta e il 2-2 finale è decisamente amaro. Fra tre giorni riecco il Chievo, ancora d’inverno, ancora a ridosso delle feste, come da tradizione. Una tradizione non da buttar via, una tradizione da rendere ancora più positiva.