rassegna stampa roma

Che ne sapete di un campo di grano

(Il Romanista – P.Franchi) – Anche in circostanze come questa bisognerebbe, si dice, evitare la retorica. Giusto. Però a tutti noi, credo, e comunque di sicuro a me, la favola bella di Capitan Futuro che resta coniugato alla Roma...

Redazione

(Il Romanista - P.Franchi) - Anche in circostanze come questa bisognerebbe, si dice, evitare la retorica. Giusto. Però a tutti noi, credo, e comunque di sicuro a me, la favola bella di Capitan Futuro che resta coniugato alla Roma finché scarpini appesi al chiodo non li separi piace da morire.

E quindi voglio continuare a sentirmela raccontare, e raccontarla anch’io, con buona pace di quelli che la sanno lunga, e conoscono tutti i retroscena. Chi se ne frega dei retroscena, viva le storie d’amore con i loro tormenti e il loro happy end. Perché nelle storie d’amore che si rispettano alla fine decide il cuore, si capisce, ma conta, eccome, anche il cervello. Proprio come ha detto Daniele De Rossi, che è innamorato di Roma e della Roma ma, strada facendo, si è fatto anche saggio. Sulle scelte di De Rossi siamo stati ammorbati per mesi e mesi da quelli che la sanno sempre un po’ più lunga degli altri. Non è stato facile tener botta, confesso di aver avuto qua e là qualche cedimento anch’io, ma in generale abbiamo retta la prova.

Ho sentito una sera su Sky Mario Sconcerti rimproverarci l’inammissibile pressione psicologica cui avremmo sottoposto il romanissimo Daniele, per impedirgli di coronare a Manchester o a Madrid, come era giusto che fosse, la sua carriera. Falso. Assolutamente falso. Alla società e a Daniele, che volevamo fortissimamente con noi ma di cui avremmo rispettato ogni scelta, siamo stati solo vicini. Molto vicini. Affettuosamente vicini. Per questo, caro Mario, abbiamo il diritto di essere anche un po’ soddisfatti di noi. Molti di quelli che pronosticavano un inevitabile addio erano gli stessi che scommettevano, e tornerebbero subito a scommettere se solo gliene fosse data l’occasione, sul fallimento del progetto della società e di Luis Enrique. (...)

E soprattutto che così la veda, proprio come Francesco Totti, Daniele De Rossi. Che di vita da calciatore ne ha una, e su questo progetto, oltre che sull’amore per Roma e per la Roma, ha deciso di continuare a investirla. Non so che cosa ci riserverà il futuro, a inoltrarsi per vie nuove e inesplorate c’è sempre il rischio di smarrirsi. Ma teniamoci stretti: forse ci aspetta roba davvero forte, fortissima. (...)