(Il Romanista) - Un alleato che la Roma non era abituata ad avere, almeno in passato. Massimo Cellino, presidente del Cagliari, s’è espresso così ieri a TeleRadioStereo sulla polemica tra Lotito e Baldini che ha riguardato i calendari:
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Cellino: «Ascoltare Baldini arricchisce»
(Il Romanista) – Un alleato che la Roma non era abituata ad avere, almeno in passato. Massimo Cellino, presidente del Cagliari, s’è espresso così ieri a TeleRadioStereo sulla polemica tra Lotito e Baldini che ha riguardato i calendari:
«Se mi fossi espresso domenica sul balletto legato a quando recuperare il turno di campionato - ha detto Cellino - sarei stato molto più duro di Franco Baldini, del quale sottoscrivo ogni parola. Non ho ascoltato quanto detto da Lotito nei suoi confronti e non mi interessa saperlo, dico soltanto che a parlare devono essere gli uomini e non gli uomini a seconda del grado o del ruolo che hanno. E ascoltare Baldini è sempre un arricchimento per ognuno di noi. Perché sono suggerimenti di valore figli della sua professionalità. La Roma prendendo lui con Sabatini e Fenucci ha preso i migliori professionisti esistenti in Italia. Non posso giudicare il consorzio americano perché non conosco nessun componente. Spero si innamorino della Roma perché il vero patrimonio della Roma è il pubblico giallorosso, il migliore in Italia. Non a caso se mi immaginassi presidente di un’altra società mi vedrei solo alla Roma. Un presidente di club deve essere innamorato del club stesso. Ho visto piangere Franco Sensi. Ecco, per vedere la Roma al massimo spero che i proprietari della Roma imparini anche a piangere per la Roma, che se ne innamorino. Anche se scegliendo Baldini per rappresentarli hanno fatto la scelta migliore possibile».
Sull’eventualità di cedere Astori, magari alla Roma, è un po’ più cauto: «Per il mio amore per Cagliari mi tengo stretti i miei gioielli, perché se poi posso fare lo stadio e non posso farci giocare Astori, che me ne faccio dello stadio nuovo? Ora non sto pensando al mercato. I calciatori in media restano a Cagliari sette anni perché si innamorano della città, dei tifosi e della squadra. Poi se parliamo di rapporti di mercato, in caso di trattative per me sarebbe un piacere negoziare con la Roma, per la simpatia che ho per quel club, per la stima nei confronti di Baldini e Sabatini, che quando vado su un calciatore c’è sempre lui prima di me e per questo mi fa anche bonariamente incazzare».
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