rassegna stampa roma

Caprari, a Varese la prima magia con Zeman

(Il Romanista – V.Meta) – Non è bastato a mettere fine alla notte del Pescara, eppure il primo gol da professionista di Gianluca Caprari aveva un po’ il sapore di un risveglio.

Redazione

(Il Romanista - V.Meta) - Non è bastato a mettere fine alla notte del Pescara, eppure il primo gol da professionista di Gianluca Caprari aveva un po’ il sapore di un risveglio.

Sarà per questo che il giovane attaccante l’ha festeggiato sedendosi a terra e guardandosi intorno con gli occhi spalancati, quasi che l’abbraccio dei compagni servisse a confermargli che sì, era tutto vero. La notte di Caprari, il golden boy lanciato in Champions da Montella appena diciassettenne è finita al minuto numero venticinque dell’anticipo del Giovedì Santo e forse non è un caso che di fronte avesse il Varese, l’avversario del suo ultimo scudetto nella Roma. [...]

Sua la rete che ha illuso il Pescara a metà primo tempo, un diagonale preciso su assist del capocannoniere Immobile, per la gioia di Ferrara – in tribuna – che in campo aveva quattro giocatori della sua Under 21. Il momento più bello di una partita giocata con personalità oltre che con la solita classe, anche perché Caprari aveva da saziare una fame di campo che durava da troppe settimane. Colpa dell’infortunio alla spalla (una lussazione, gli era già capitato nella Roma) rimediato alla sua prima apparizione con la maglia del Pescara, che l’ha costretto a fermarsi per oltre un mese. Era arrivato a Pescara su precisa richiesta di Zeman (che a gennaio doveva fare meno dell’infortunato Insigne), anche se per trasferirsi aveva dovuto aspettare l’ultimo giorno di mercato perché l’emergenza in attacco sembrava potesse trattenerlo con Luis Enrique. Quando è arrivato la neve ha fatto slittare il suo esordio fino al 18 febbraio, ma la sua partita a Bergamo contro l’Albinoleffe è durata appena dodici minuti, poi uno scontro l’ha costretto a lasciare il campo in barella. Zeman l’ha aspettato,

Caprari ha continuato a lavorare fino al rientro nella giornata maledetta del Del Duca, all’indomani della morte del preparatore dei portieri Mancini. L’ultimo gol l’aveva segnato in Primavera nel 6-1 al Milan in semifinale di Coppa Italia, giusto una decina di giorni prima di partire per Pescara e cominciare la sua avventura nel calcio dei grandi