Candreva, laziale per caso

(Il Romanista - A.F.Ferrari) - «Non sono tifoso della Roma. Non sono mai stato in Curva Sud. Penso solo a giocare e, adesso, ad onorare la maglia della Lazio». Con queste parole Antonio Candreva ha smentito la sua fede giallorossa considerata da molti tifosi biancocelesti come un’onta al punto che alcuni lo hanno insultato, anche molto pesantamente, attraverso facebook.

Peccato che il ragazzo, nato a Roma nel 1987, abbia in più occasioni dichiarato la sua fede giallorossa. Eccone giusto paio: «Nella Roma andrei anche a piedi. Anche partendo da qui, dalla Svezia. Sono rimasto un tifoso giallorosso e non lo nego» (Conferenza stampa del 25 giugno 2009). «Mi ricordo la faccia di Daniele De Rossi, il mio giocatore modello, negli spogliatoi dell’ Olimpico. Lui ha appena perso con noi, il Livorno, ultimo in classifica. Io vorrei la sua maglia che, però in campo, era tutta strappata. Mi aspetta sulla porta e me ne dà una nuova. Per me, ROMANO E ROMANISTA, è qualcosa di incredibile» (Gazzetta dello Sport del 7 novembre 2009).

«Sono da sempre tifoso romanista. Ma non ci penso perché il mio cartellino è di proprietà dell’Udinese. Giocare nella Roma è sempre stato il mio sogno ma ora non ci penso» (Radio Radio del 23 dicembre 2009). «Sì, sono un tifoso romanista. Ma se segno sabato, esulto» (Juventus Channel del 21 gennaio 2010). L’anticipo ad oggi ha scatenato altre polemiche tra i tifosi laziali che, manco a dirlo, hanno tirato in ballo la differenza di trattamento che, a loro dire, i poteri forti, il palazzo, ha nei confronti della Roma. Ma il motivo di tale anticipo non è frutto di un complotto ardito da chissà chi, ma dal fatto che sabato allo stadio Olimpico ci sarà Italia-Inghilterra di rugby valida per il sei nazioni. Forse preferivano giocare dopo la partita dell’Italia, ma certamente si sarebbero lamentati per le condizioni del campo... Edy Reja ieri, alla vigilia della partita contro il Cesena, si è lamentato per la mancanza di «rispetto» nei confronti della Lazio.