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Bojan: “Dobbiamo lavorare”

(Il Romanista – C.Zucchelli) Mezzora. Per dimostrare che nella Roma lui può giocarci e che può competere con gli altri attaccanti.

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) Mezzora. Per dimostrare che nella Roma lui può giocarci e che può competere con gli altri attaccanti.

Mezzora praticamente perfetta in cui gli è mancato solo il gol. Che è tanto, ma non tutto. Perché per Bojan lunedì sera c’è stato qualcosa di più importante di tutti quei tiri sotto la Nord usciti di un soffio. È l’applauso che l’Olimpico gli ha riservato quando, al terzo pallone toccato, si è fatto spazio tra cinque giocatori del Genoa mettendo in mostra tutta la voglia che aveva - ha - di riprendersi la Roma. Il sostengo dei tifosi, quasi inaspettato, lo ha emozionato. Vuole ripagarli, vorrebbe farlo già sabato sera a San Siro dove spera che Luis Enrique gli conceda, dopo oltre due mesi, un’occasione dal primo minuto. Difficile prevederlo, soprattutto perché la concorrenza è tanta: Bojan potrebbe giocare al posto di Lamela, non benissimo contro il Genoa, ma col rientro di Totti sembra quantomeno complicato che resti fuori uno tra Osvaldo e Borini, i due cannonieri della squadra, anche se forse l’ex attaccante del Chelsea potrebbe avere un turno di riposo dopo le tante partite giocate negli ultimi mesi (...).

Ieri, nel giorno di riposo, Bojan si è goduto la Primavera romana e su Facebook ha scritto: «Complimenti a tutti! Ma dobbiamo continuare a lavorare, abbiamo ancora molto da fare». Poi ha postato una foto della squadra durante il riscaldamento con le maglie dedicate al suo ex compagno Abidal e ha aggiunto: «L’immagine è durante il riscaldamento, questa squadra è un 10. Forza Roma». Bojan ha apprezzato tanto l’iniziativa dei compagni, lui che lo scorso anno ha vissuto in prima persona il dramma del francese, ogni giorno fianco a fianco nello spogliatoio del Barça. Uno spogliatoio dove lui, almeno per altri 12 mesi, non vuole tornare. Se n’è andato perché Guardiola gli concedeva poco spazio, ha scelto la Roma perché Luis Enrique lo ha voluto a ogni costo. Bojan è stato il primo nome che l’allenatore spagnolo ha fatto ai dirigenti per il mercato ed era convinto che avrebbe avuto tante occasioni per dimostrare il suo valore. Così non è stato, almeno quest’anno. Basti pensare che dall’inizio della stagione Bojan è partito titolare solo sette volte, mentre Lamela, tanto per fare un confronto, dopo l’esordio all’Olimpico col Palermo, celebrato anche col gol partita, ha collezionato ben 20 apparizioni dal primo minuto, mancando l’en plein a causa delle panchine con Milan e Parma.

La differenza l’hanno fatta soprattutto gli allenamenti: fin dal primo giorno che ha messo piede a Trigoria l’argentino ha dimostrato di avere quella cattiveria che Luis Enrique considera necessaria per giocare poi dal primo minuto. Bojan, complice anche qualche problema di adattamento forse inaspettato, ne ha fatto le spese anche se nelle ultime settimane viene segnalato in netto miglioramento. (...) Adesso sembra arrivato il suo momento. Tante volte quest’anno è stato detto e scritto, ma le premesse non sono quasi mai state rispettate. A lui il compito di invertire la tendenza.