(Il Romanista-C.Zucchelli) Divertirsi e rilassarsi con gli amici a Barcellona pensando alla Roma. Retorica, forse. Non nel caso di Bojan, però. Lo spagnolo sta trascorrendo le feste a casa sua in Spagna,
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Bojan prepara la sua rivincita
(Il Romanista-C.Zucchelli) Divertirsi e rilassarsi con gli amici a Barcellona pensando alla Roma. Retorica, forse. Non nel caso di Bojan, però. Lo spagnolo sta trascorrendo le feste a casa sua in Spagna,
allenandosi insieme allo zio preparatore almeno una volta al giorno. L’obiettivo, quando tornerà a Roma, è quello di convincere Luis Enrique a dargli più fiducia.
L’attaccante non è serenissimo: quando ha lasciato la Catalogna per l’Italia si aspettava di giocare di più e le premesse avevano fatto ben sperare. Nelle ultime settimane però il vento è cambiato: il tridente Totti-Lamela-Osvaldo è diventato per Luis Enrique una certezza e alcuni atteggiamenti dello spagnolo, in campo e fuori, vedi l’espulsione di Firenze o la patente ritirata due volte, lo hanno allontanato dalla formazione titolare. (...) Dove, c’era e c’è ancora fiducia nel giocatore e dove ci si aspetta un suo immediato riscatto. Per questo, come sottolineato poi dallo stesso Luis Enrique nel caso di Osvaldo, si vedono la rabbia e la voglia di giocare come un fatto assolutamente positivo. Bojan è un giocatore che, a 21 anni, ha tutta la possibilità di fare una grande carriera ma deve modificare alcuni aspetti del suo carattere, tanto che a Barcellona dicono: «Se avesse avuto la cattiveria agonistica di Pedro, Guardiola non lo avrebbe mai tolto dal campo». Vero. Però è vero anche che con Pepil feeling non è mai sbocciato. Al contrario, invece, di quello che è successo con Luis Enrique che, fin da quando allenava il Barça B ha sempre visto in Bojan il Dna del campione. È stato lui a fare il suo nome ai dirigenti romanisti, è lui che si esposto in prima persona con il ds bluagrana Zubizarreta per favorire il trasferimento, è lui che lo ha schierato sempre dall’inizio nelle sue prime uscite romaniste.
Però poi Bojan non è esploso come ci si aspettava e Luis Enrique ha premiato altri giocatori. Adesso da lui si aspetta un cambio di passo e il giocatore stesso è il primo a saperlo. Su di lui ci sarebbe un interesse del Villarreal che starebbe pensando a lui come sostituto di Giuseppe Rossi ma, dopo l’addio di Borriello, la Roma - almeno a gennaio - non si priverà di un altro attaccante. Con la speranza che quei colpi intravisti contro Atalanta e Novara diventino non l’eccezione, ma la regola. (...) Prima di tornare a Trigoria dopodomani Bojan giocherà un’amichevole con la nazionale catalana. Il ct Johan Cruijff ha così spiegato la convocazione: «Sono molto felice di averlo in squadra, so che è entusiasta di giocare ». Bojan giocherà insieme a Valdes, Puyol, Piqué e Busquets, suoi ex compagni al Barcellona. Cruijff ha ammesso che con il numero 14 giallorosso ha fatto un’eccezione: «Volevo convocare solo calciatori che giocano in squadre catalane ma ho chiamato Bojan perché so quanto sia entusiasta di giocare al calcio».
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