rassegna stampa roma

Bojan: «Il Barça? Il mio posto è qui a Roma»

(Il Romanista – D.Galli) – «Nel calcio si sale e si scende, si entra e si esce. E’ la legge della vita». Parola di Bojan Krkic. Che avrà solo 21 anni, ma che, anche grazie ad una carriera da professionista iniziata da ragazzino,...

Redazione

(Il Romanista - D.Galli) - «Nel calcio si sale e si scende, si entra e si esce. E’ la legge della vita». Parola di Bojan Krkic. Che avrà solo 21 anni, ma che, anche grazie ad una carriera da professionista iniziata da ragazzino, fa già considerazioni da calciatore esperto.

Si sale e si scende. Ora Bojan, dopo una stagione fin qui con più ombre che luci, è pronto a tornare a salire. A brillare anche con la nazionale spagnola che andrà alle Olimpiadi di Londra. Ma per riconquistare una maglia da titolare con le furie rosse dovrà prima tornare a far bene con la Roma, la squadra del suo presente e, stando alle sue parole in un’intervista al quotidiano As, anche del suo futuro: «Le mie sensazioni a sei mesi dall’inizio della mia avventura in Italia? Sono tutte positive. Dopo aver vinto quasi tutto in 12 anni a Barcellona, dovevo andare via. E’ arrivata l’occasione di essere ceduto alla Roma, dove c’era Luis Enrique che credeva in me. In Italia il calcio è vissuto in maniera passionale, sono molto esigenti. Se mi manca il Barcellona? Parlo ancora con i miei ex compagni, ma adesso il mio posto è qui a Roma. Ho solo 21 anni e ho ancora molto da imparare».

Gli chiedono se ha la sensazione di essere cresciuto troppo in fretta. E lui risponde sicuro: «Ho l’impressione di aver imparato molto, anche grazie ai momenti di difficoltà. Una cosa che non ho perso è l’amore per il calcio. Anche se è vero che vedo le cose in maniera differente». Domenica, vista l’assenza di Borini e le condizioni non perfette di Totti, Bojan potrebbe tornare a giocare dal primo minuto contro il Novara al quale ha già segnato all’andata. Allora si giocava in notturna, stavolta si scenderà in campo prima di pranzo. Orario insolito per tutti, a maggior ragione per chi è abituato ai ritmi spagnoli. Differenze di stili di vita, differenze di filosofia calcistica: «Quella italiana è completamente diversa dalla Spagna - ha spiegato ancora nell’intervista -. Le partite sono molto tattiche e chiuse, ma questo non impedisce di poter assistere a grandi incontri. I tifosi sono sensazionali. Ti amano alla follia, mi sento molto amato dai tifosi della Roma». (...)