(Il Romanista - M.Macedonio) - «Ho un bellissimo ricordo di quel giorno» dice oggi, a distanza di quasi 29 anni, Daniele Arrigoni.
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Arrigoni: «Roma, che ricordo…»
(Il Romanista – M.Macedonio) – «Ho un bellissimo ricordo di quel giorno» dice oggi, a distanza di quasi 29 anni, Daniele Arrigoni.
E non potrebbe essere altrimenti. Quel giorno – siamo al 27 febbraio del 1983 - l’attuale tecnico del Cesena, a quel tempo giovane terzino sinistro della squadra romagnola (aveva allora 23 anni), segnava infatti il suo primo gol in serie A, dopo i tre realizzati in B. E ciò accadeva proprio contro la Roma, quella di Falcao, Nela, Di Bartolomei, Conti, Pruzzo, con Liedholm in panchina, che di lì a poco avrebbe conquistato il suo secondo scudetto. «Affrontavamo una squadra fortissima» ricorda ancora l’allenatore bianconero, che a Cesena è anche nato e cresciuto, legandovi una parte importante della propria carriera calcistica, sia da giocatore che, oggi, da allenatore.[...]
Perché era questa la logica di quegli anni. Il rispetto della media inglese, innanzitutto. Vittoria in casa e pareggio fuori. E, nella maggior parte dei casi, la garanzia, o quasi, di poter puntare allo scudetto. Ne vinse appena 3, infatti, di partite esterne la squadra giallorossa, in quell’anno pur trionfale. Ma ne perse solo 2. Per il resto, un 2-2 a Firenze, due 0-0, a Catanzaro e a San Siro con l’Inter, e ben sette 1-1. Tra questi, quello di quel giorno a Cesena. Dove la Roma rischiò anche di perdere, sul campo di una candidata alla retrocessione (puntualmente verificatasi, ma questo è storia nota per i giallorossi), se Schachner, al 5’ del secondo tempo non si fosse fatto deviare sul palo da Tancredi il calcio di rigore che si era procurato (meritatamente, va detto, nonostante l’arbitro fosse Bergamo di Livorno, quello dell’annullamento del gol di Turone due anni prima). «Il campo ci ha condizionati» disse Nils Liedholm a fine gara ai microfoni della Domenica sportiva, aggiungendo un altro suo “classico”: «Cesena, squadra fortissima».
Sta di fatto che, probabilmente, mai e poi mai quel giovane terzino avrebbe immaginato di andare a rete dopo che, al 26’ della ripresa, il bomber Pruzzo, su lancio di Ancelotti, aveva finalmente portato in vantaggio la Roma colpendo di testa alla sua maniera. Un pallonetto che, dal lato sinistro dell’area, andava a infilarsi nell’angolo opposto, scavalcando il portiere Recchi. Passarono infatti solo tre minuti, quando, da un cross preciso di Schachner dalla destra, Arrigoni, quasi indisturbato (lo seguiva Prohaska, che non aveva però certo compiti di marcatura su di lui), arrivò deciso sul pallone.[...]
IL TABELLINO: Cesena, 27 febbraio 1983, stadio La Fiorita. Ventunesima giornata (sesta di ritorno).
CESENA-ROMA 1-1 (0-0)
CESENA: Recchi; Benedetti, Arrigoni; Morganti (dall’89’ Moro), Mei, Oddi; Filippi, Piraccini, Schachner, Buriani, Genzano. All.: Bolchi.
ROMA:Tancredi; Nela (dall’83’ Nappi), Vierchowod; Ancelotti, Falcao, Maldera; Conti, Prohasha, Pruzzo, Di Bartolomei, Iorio. All.: Liedholm.
Arbitro: Bergamo di Livorno.
Reti: al 71’ Pruzzo (R); al 74’ Arrigoni (C).
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