(Il Romanista - V.Vercillo)E’ il momento di cambiare, e si parte dal campo. Zeman è pronto a schierare contro l’Atalanta almeno quattro elementi nuovi rispetto all’undici che ha iniziato la disastrosa debalce in casa della Juventus. A partire dalla difesa, come il boemo stesso ha confermato ieri in conferenza stampa. «Burdisso non crede tanto in quello che si deve fare», parola di Zeman. E aggiunge: «Il suo problema non è tanto fisico, piuttosto è tattico». Frasi che, aggiunte alle prove del tecnico durante le sedute di allenamento a Trigoria, fanno diventare Marquinhos centrale più di una semplice idea.
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A centrocampo torna Bradley Esordio da titolare per Marquinhos
(Il Romanista – V.Vercillo) E’ il momento di cambiare, e si parte dal campo. Zeman è pronto a schierare contro l’Atalanta almeno quattro elementi nuovi rispetto all’undici
Una novità clamorosa nel cuore della linea difensiva: il giovane brasiliano, per il momento, è stato chiamato in causa due volte, a partita inoltrata e nel ruolo di esterno destro. Sarebbe il suo esordio dal primo minuto e, soprattutto, nel suo ruolo naturale. Nicolas Burdisso non ha convinto Zeman nella terribile prestazione dello Juventus Stadium, soprattutto per come non ha saputo guidare la linea difensiva, troppo spesso colta impreparata dagli attaccanti bianconeri. Marquinhos, 18 anni, ha invece dimostrato velocità e carattere. Quanto basta a Zeman per proporlo accanto al connazionale Castan. Novità anche a destra, dove tornerà Piris dopo due turni di panchina. Un vero e proprio test per il riscatto del giovane paraguayano, visto un po’ come capro espiatorio della sconfitta interna contro il Bologna.
A centrocampo, l’infortunio di Pjanic facilita le scelte di Zeman che, recuperato Bradley, non deve far altro che decidere chi schierare al centro del reparto. E con ogni probabilità, la scelta ricadrà su Daniele De Rossi, chiamato anche a dare un segnale forte nel ruolo che predilige. Complice anche la più che scarsa prestazione di Tachtsidis nella gara contro la Juve, in cui è apparso troppo lento e impreciso. Ai fianchi di DDR dovrebbero esserci, dunque, Bradley e Florenzi. Il primo rientra dopo un oltre un mese di stop, e se potrà garantire dinamismo e tanto agonismo, potrebbe soffrire dal punto di vista della tenuta. In questo caso, il boemo potrebbe optare per la soluzione Perrotta in panchina, pronto a subentrare nel finale di gara. E poi c’è Florenzi, la vera sorpresa della Roma 2012-2013, che sembra avere fiato e gambe per dare ancora qualcosa in più alla squadra che tifa sin dalla nascita.
Un terzetto che dovrebbe essere in grado di supportare l’attacco e allo stesso tempo proteggere una difesa apparsa, fino ad oggi, un po’ troppo fragile e vulnerabile. In attacco si dovrebbe tornare al tridente pesante TottiOsvaldo-Destro, già sperimentato per un’ora di Inter-Roma e poi accantonato con il ritorno di Lamela sulla fascia destra. Ma sarà proprio l’argentino ad insidiare il giovane ex Siena, entrambi ancora in ballottaggio per un posto da titolare.
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