rassegna stampa roma

Supersimo è a due presenze da Agostino Di Bartolomei

(Il Romanista – F.Bovaio) Con il gol di Siena il campione del mondo Simone Perrotta ha scavalcato il campione del mondo Bruno Conti nella classifica dei marcatori “all time” della Roma tra campionato e coppe.

Redazione

(Il Romanista - F.Bovaio) Con il gol di Siena il campione del mondo Simone Perrotta ha scavalcato il campione del mondo Bruno Conti nella classifica dei marcatori “all time” della Roma tra campionato e coppe. In questa speciale graduatoria, infatti, Perrotta occupa ora il ventunesimo posto insieme a Michelangelo Pantò, campione d’Italia nel 1941-42 (41 reti in campionato più 7 in Coppa Italia), mentre Bruno Conti è ventiduesimo con 47 reti totali (37 in A, 7 in Coppa Italia e 3 in Europa) insieme ad un altro mito giallorosso come Fulvio Bernardini e a Daniele De Rossi, che ovviamente ha ancora la possibilità di migliorare il suo score. Numeri importanti per il buon Simone, professionista esemplare che dall’alto delle sue nove stagioni nella Roma è tuttora una delle anime storiche della squadra. Nella rosa a disposizione di Zeman, infatti, solo Totti e De Rossi hanno collezionato più campionati di lui (rispettivamente ventuno e dodici), ma questo è assolutamente naturale per due come loro che in questa società ci sono cresciuti. Le nove stagioni di Perrotta, invece, indicano una fedeltà acquisita che ha permesso al calabrese di Ashton di eguagliare il percorso compiuto da altri grandi campioni del passato giallorosso come “Ciccio” Cordova, il “fornaretto” Amadei, il “signore” Arcadio Venturi e gli indimenticabili terzini Franco Peccenini e Vincent Candela. Senza contare il fatto che con appena altre due presenze in campionato Perrotta eguaglierà le 237 messe insieme dall’immenso Agostino Di Bartolomei, capitano del secondo scudetto e di un’intera generazione di tifosi, mentre con altre cinque raggiungerà le 240 di Roberto Pruzzo, il “bomber” per antonomasia per la tifoseria romanista. Insomma, ogni statistica ci indica che stiamo parlando di un giocatore che è ormai entrato in pianta stabile nella storia della Roma, della quale con le sue celebri incursioni in zona-gol e il suo rendimento sempre costante ha contribuito a scrivere pagine bellissime. Ci riferiamo ovviamente a tutte le splendide stagioni da lui vissute alle dipendenze del suo grande mentore Spalletti, che lo trasformò nel giocatore che conosciamo come uno dei migliori centrocampisti in zona-gol del nostro campionato, ma anche alle partite che verranno. Perché siamo sicuri che ormai pure Zeman ha imparato ad apprezzarlo, rimanendo piacevolmente sorpreso della sua disponibilità assoluta verso la causa giallorossa, del suo professionismo quasi esasperato che lo ha portato a rimettersi in discussione nonostante nella Roma avesse ormai acquisito il ruolo del veterano e della sua educazione. La stessa che in questi mesi di quasi oblio lo ha portato a non lamentarsi mai, a non dire mai una parola fuori posto, ma ad allenarsi con più grinta e applicazione di prima per dimostrare a tutti di non essere “finito” come sostenevano in molti. Perché i campioni non sono tali solo sul campo, ma anche nella vita. E Perrotta è proprio uno di loro.