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Zeman: «Daniele fondamentale»

(Il Romanista – M.Macedonio) Il “titolo” lo dà quasi in chiusura di conferenza stampa, Zdenek Zeman.

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) Il “titolo” lo dà quasi in chiusura di conferenza stampa, Zdenek Zeman. Quando, all’esplicita domanda se si sia sentito offeso e quale sia stata la sua reazione alle dichiarazioni di John Elkann riguardo a lui e al confronto, decisamente poco carino, fatto con Carrera, il tecnico boemo ha risposto senza mezzi termini: «E’ noto che, sullo sport, io ed Elkann, abbiamo opinioni diverse. E la Juventus, negli ultimi anni, non ha certo dato esempi positivi».

Verrebbe da dire, come si dice a Roma, incarta e porta a casa, quale ennesimo atto della polemica che non poteva non innescarsi a distanza tra il boemo e la società bianconera.

Nella serata in cui, a San Siro, durante il Trofeo Berlusconi, tanta parte dei tifosi juventini ha intonato cori offensivi contro di lui.

Il resto delle dichiarazioni del tecnico è ovviamente circoscritto alla partita di ieri sera. Ad una settimana dall’inizio – gli chiedono infatti – la tabella di marcia è quella giusta? «Certamente il campionato è cosa diversa dalle partite di preparazione. Sono però contento del lavoro svolto finora dai ragazzi. E alla luce di questo, posso dirmi fiducioso». Tante manifestazioni di affetto, soprattutto nei suoi confronti, nel corso della partita. Ma il tecnico sembra schermirsi. E sposta sulla squadra le attenzioni rivolte dai tifosi. «Io so che la gente romanista è attaccata alla squadra – dice infatti. – Anche se questo periodo non è ancora quello del calcio vero».

Tra le domande c’è anche quella sul valore della formazione affrontata in quest’occasione. «La valutazione sull’avversario – dice Zeman – la fate voi. Quanto a noi, abbiamo cercato di fare la partita. Per lunghi tratti ci siamo riusciti e a me sta bene. Potevamo forse arrivare più volte davanti alla porta, ma va bene anche così».

Puntuale anche la domanda sull’interessamento di Roberto Mancini riguardo a Daniele De Rossi. Non smentisce di aver sentito il tecnico di Jesi, Zdenek Zeman: «La telefonata con lui è vera – dice – ma è anche vero che ce ne siamo fatte tante. Anche lo scorso anno, quando ero a Pescara. E l’ultima volta tre settimane fa. Io stesso gli ho chiesto di giocatori suoi e, in particolare, che fine faranno alcuni di loro. Su De Rossi, sono convinto che rimarrà qua. La società non mi ha neanche chiesto se ne ho bisogno o meno. Perché sa che no ho bisogno».

Immancabile anche la domanda su Francesco Totti e sul suo utilizzo in campo. «Francesco fa e farà quello che gli riuscirà di fare» risponde laconico il tecnico. Che ha parole di apprezzamento anche per i giovani “centrali” difensivi. A proposito dei quali dice di non aspettarne altri. «Mi aspetto Marquinhos e basta – dice infatti. – E anche Romagnoli ha dimostrato di poter far bene, come oggi. Spero che crescerà con noi». In sintesi, gli chiedono ancora, è soddisfatto di come sta la squadra? «Ripeto: sono soddisfatto del lavoro svolto dai ragazzi in questi cinquanta giorni dall’inizio del ritiro. La squadra è cambiata tanto, ci sono cinquesei giocatori nuovi e dobbiamo cercare quindi l’anima nuova. Speriamo di trovarla presto. Per ora sono soddisfatto. Più Balzarettti che Piris, gli fanno notare, nella propensione offensiva sulla fascia. «La posizione di Totti e Pjanic fa sì che ci sia più spazio per Balzarettti che per Piris nell’attaccare. Ma va bene così». E se va bene a lui…

I GIOCATORI Il primo a parlare è Castan: «Èstata una bellissima festa, sono felice di essere qui perché penso che ci potremmo togliere delle soddisfazioni». Poi Balzaretti: «Non so dove possiamo arrivare, non credo sia giusto dirlo ora. Abbiamo fatto vedere delle belle cose e possiamo migliorare ancora. Vogliamo divertirci e far divertire i nostri tifosi, col gioco arriveranno anche i risultati». Infine, Osvaldo: «Siamo tanti e può giocare chiunque. Io spero di giocare tanto, ma credo che ci saranno occasioni per tutti. Zeman? Non è cambiato, è sempre il numero uno»