(Il Romanista - V.Meta) Nell’attacco del Genoa si sono dati il cambio due estati fa, quando di loro si parlava già come del futuro della Nazionale. Oggi che si ritrovano nel tridente dell’Italia di Prandelli Mattia Destro e Stephan El Shaarawy promettono spettacolo per inseguire un sogno comune, i Mondiali in Brasile del 2014. «Destro è un grande giocatore, vede la porta e sa muoversi benissimo»: sintesi perfetta quella che il non ancora ventenne attaccante del Milan tratteggia nella sua prima conferenza stampa con la Nazionale maggiore, lui che a Coverciano è di casa da quando aveva quindici anni e che di Destro è già stato compagno d’azzurro ma solo in Under 21.
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Ancora Inghilterra, Destro guida l’attacco
(Il Romanista – V.Meta) Nell’attacco del Genoa si sono dati il cambio due estati fa, quando di loro si parlava già come del futuro della Nazionale.
Centravanti Mattia, ala sinistra Stephan, i ragazzi che in due arrivano a quarant’anni si preparano all’esordio con Prandelli con un pizzico di emozione ma senza paura, anche perché, come dice El Shaarawy, «Abbiamo una grande intesa e lo dimostreremo anche qua». E se per il milanista questa parentesi d’agosto è anche la prima volta con il ct dei grandi («ma mica mi ha detto di tagliarmi la cresta, abbiamo parlato solo di tattica»), per Destro si tratta di un ritorno, visto che Prandelli lo aveva già portato a Coverciano per il ritiro allargato prima degli Europei, salvo escluderlo all’ultimo dalla lista dei ventitré in favore dell’amico Borini (che stavolta non c’è, a conferma che «con Fabio non si riesce mai a fare una cosa insieme»).
Convocazioni sperimentali, quelle per l’amichevole che a Berna apre il nuovo biennio della Nazionale, ma non per Daniele De Rossi, che stasera indosserà per la terza volta la fascia di capitano dell’Italia. Per lui più che un Ferragosto azzurro, la trasferta svizzera si è rivelata un autentico tour de force, visto che con Destro e Balzaretti è arrivato a Coverciano soltanto nel primo pomeriggio di lunedì direttamente da Irdning e ha finito l’allenamento pomeridiano talmente stanco che Prandelli gli ha risparmiato l’ultimo quarto d’ora della partitella.
Niente di preoccupante, perché se c’è una certezza in quest’Italia di volti talmente nuovi da non essere riconosciuti all’ingresso (chiedere al portiere del Pescara Perin), quella è proprio Daniele, vertice basso di un centrocampo a tre completato da Nocerino e dall’amico Aquilani. L’unico dubbio per Prandelli resta quello legato al terzino sinistro, perché nel caso Balzaretti non dovesse farcela a recuperare dall’affaticamento muscolare con cui si è presentato in ritiro, a prendere il suo posto sarebbe l’atalantino Peluso. Quanto all’attacco, Destro è pronto a prendersi la maglia numero nove e accanto a lui giocheranno Diamanti ed El Shaarawy. (...)
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