rassegna stampa roma

Zeman ora sorride «La Roma giusta. Ma è solo l’inizio»

(Corriere della sera – Piacentini) Il cuore del tifo dell’Inter, la curva Nord, gli ha dedicato uno striscione: «Onore a Zeman, icona del calcio pulito».

Redazione

(Corriere della sera - Piacentini) Il cuore del tifo dell’Inter, la curva Nord, gli ha dedicato uno striscione: «Onore a Zeman, icona del calcio pulito». Un attestato di stima preventivo per l’uomo prima ancora che per l’allenatore, che ha dato una lezione di calcio alla formazione nerazzurra.«Ringrazio - le parole dell’allenatore giallorosso - i tifosi dell’Inter, spero che tanti altri la pensino in questo modo e vogliano un calcio pulito». È stata (anche) la vittoria di Zdenek Zeman, quella di ieri sera al «Meazza». Il boemo che ha avuto il coraggio di presentare una Roma a trazione anteriore, con tre centravanti, due esordienti a centrocampo, che ha dovuto rinunciare anche a De Rossi e Balzaretti.

Nonostante questo, dalla panchina, ha sempre chiesto ai suoi di avanzare. Una dimostrazione di forza inaspettata dopo il mezzo passo falso col Catania. «La squadra ha voluto fare la partita, ha voluto contrastare l’Inter. A tratti abbiamo giocato molto bene. Scudetto? Questo risultato ci deve dare la convinzione per imporre sempre il nostro gioco e per lottare per qualcosa di importante, anche se abbiamo margini di miglioramento».

In alcune fasi della gara la Roma ha concesso qualche pallone di troppo all’Inter. «Ogni tanto dobbiamo anche riposarci, quando ci passiamo la palla sul posto diamo la possibilità all’avversario di ripartire. Sono le prime partite del campionato, dobbiamo cercare di imparare da queste cose». Da incorniciare la prestazione di Francesco Totti. ÈIl capitano è partito esterno a sinistra, ha finito centrale inventando l’assist per il gol di Osvaldo. «Non ha mantenuto le consegne? Ha fatto precisamente quello che doveva fare, io su di lui non parlo più perché è un grande giocatore e rimane grande. E noi sfruttiamo le sue capacità. Lui ha cominciato a giocare tra le linee, quello è il suo posto e troverà sempre lo spazio per fare la giocata. L’espulsione di Osvaldo? La seconda ammonizione mi è sembrata esagerata, ma decide l’arbitro».

Inizialmente ha scelto di rinunciare a Pjanic, ma dopo l’infortunio di De Rossi tutti pensavano ad un suo inserimento. Invece Zeman gli ha preferito Marquinho, che poi ha segnato il gol del 3-1. «Pjanic non stava al meglio perché aveva avuto problemi in settimana, a me piace un centrocampo che aggredisce e che cerca gli spazi. Abbiamo giocatori che possono farlo, Marquinho magari non ha fatto bene con il Catania, con l’Inter ha fatto meglio ».

È stata la serata di Alessandro Florenzi. Prima di ieri il ragazzo aveva nelle gambe 23 minuti di serie A, eppure a vederlo giocare in uno stadio come il «Meazza» sembrava un veterano. «Lui è già un giocatore pronto, anche se ha margini di miglioramento. Ha fatto bene a Crotone, non solo come quantità ma come qualità, lavora sia in fase offensiva sia difensiva. Ho tanti giovani bravi, anche i due centrali difensivi (Romagnoli e Marquinhos n.d.r.), la Roma ha il futuro assicurato per i prossimi dieci anni».

A fine partita l’ex capitano della Primavera di Alberto De Rossi fatica a contenere l’emozione. «Sono felicissimo, soprattutto per la vittoria. Ancora non sappiamo dove possiamo arrivare, dovremo vedere come sarà la classifica verso marzo- aprile, noi però dobbiamo provare a vincerle tutte, cominciando dalla gara col Bologna. Sono contento della fiducia del mister, peccato perché potevo segnare una doppietta».Dall’infermeria brutte notizie per Balzaretti: lesione ai flessori. Forte contusione al piede destro invece per De Rossi, che però oggi risponderà alla chiamata della nazionale