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rassegna stampa roma

Under ko, dubbio Dzeko-Schick. Di Francesco: “Vietato pensare al Barça”

Il tecnico alla vigilia della sfida col Bologna: "Patrik avrei voluto allenarlo durante la sosta, ma ha segnato in nazionale e l’aspetto psicologico è importante, se dovesse scendere in campo spero che dimostri di essere carico"

Redazione

Senza Pellegrini e Cengiz Under, entrambi out per infortunio. La Roma è partita ieri per Bologna con due uomini in meno, e per questo Eusebio Di Francesco dovrà fare ancora più attenzione nel decidere la formazione da mandare in campo, scrive Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera". Con il Barcellona alle porte, e 7 partite in 22 giorni, il tecnico deve cercare di mantenere l’equilibrio tra titolari e seconde linee. "Nel fare le scelte – le parole di Di Francesco – dovrò valutare allo stesso modo l’aspetto fisico e quello mentale. Ho parlato con tutti i giocatori rientrati dalle Nazionali, alcuni sono stati utilizzati in maniera giusta, altri hanno giocato quasi tutte le partite e devo fare considerazioni importanti in vista di tutte queste gare ravvicinate".

Il ballottaggio più importante riguarda Dzeko e Schick. "Giocherà l’uno o l’altro. Le possibilità sono al 50%, in allenamento ho visto qualcosa. Patrik avrei voluto allenarlo durante la sosta, ma ha segnato in nazionale e l’aspetto psicologico è importante, se dovesse scendere in campo spero che dimostri di essere carico". Chi sembra sicuro di una maglia è Stephan El Shaarawy: "In tre si giocano due posti: Perotti, Gerson ed El Shaarawy, che è il più sicuro di giocare. Defrel è tornato a disposizione, ma ha meno allenamenti nelle gambe, è rientrato solo martedì, difficilmente partirà dall’inizio".

Il rischio che la squadra pensi al Barcellona resta alto. "C’è il Bologna da affrontare, e non lo dico solo per il mio ruolo. È importante mantenere la nostra posizione in classifica". Di Francesco fa un’analisi del processo di crescita della squadra: "Dobbiamo migliorare, ci stiamo lavorando e sicuramente si può fare di più per non calare fisicamente e mentalmente. Dopo il Qarabag possiamo aver mollato qualcosa, sbagliando. Si dà sempre colpa all’ambiente e non lo condivido, dobbiamo crescere qui dentro, ci deve servire da lezione. Dal punto di vista fisico la squadra è tornata a brillare, ma nel momento difficile non siamo stati bravi a portare a casa i risultati".