Edin Dzeko è stato eletto uomo sportivo dell’anno in Bosnia, un riconoscimento quasi scontato visto quanto sia rappresentativo per il proprio paese, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.
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Ultima chiamata per la Juve: Dzeko prova in gruppo
Il rientro del bosniaco è ancora incerto, l’allenatore dovrà decidere se rischiarlo
Anche nella Capitale, però, è considerato importante da Eusebio Di Francesco e dalla Roma, che da quando lo ha perduto ha smarrito un po’ della sua identità. Che la formazione giallorossa sia Dzeko-dipendente è certificato dai tabellini, gol e presenze degli ultimi tre anni, ma la sua assenza prolungata lo ha reso ancora più evidente.
Il centravanti anche ieri ha svolto lavoro differenziato ed entro domani dovrebbe tornare a lavorare in gruppo, a 48 ore dalla gara dell’Allianz Stadium: a quel punto l’allenatore dovrà decidere se rischiarlo, ma una ricaduta sarebbe letale per le gare successive, o portarlo al massimo in panchina e magari buttarlo dentro in caso di necessità.
Incerta è anche la presenza a Torino di El Shaarawy e Lorenzo Pellegrini, che dovrebbero tornare in gruppo venerdì e, al massimo, andranno in panchina. Difficile che giochi anche De Rossi, che lunedì ha avuto un’influenza intestinale: la panchina con il Genoa è stato più che altro un segnale alla squadra. Ieri sera il capitano, insieme al direttore generale Baldissoni e a Di Francesco, dal palco dell’Auditorium della Conciliazione ha fatto gli auguri ai dirigenti, allo staff, ai dipendenti di Trigoria e alle componenti della squadra femminile, che si sono ritrovati per il brindisi di Natale.
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