Il mal di giovedì colpisce la Roma, che pareggia contro il modesto Wolfsberger e non chiude, dopo due sole giornate, il discorso qualificazione in Europa League. È un’occasione persa, visto che l’avversario si è dimostrato bravo soltanto nella corsa e nel pressing, ma con grandi limiti tecnici, scrive Luca Valdiserri sul "Corriere della Sera". L’1-1 finale è il prodotto di un calcolo in vista del campionato, con 8 titolari diversi su 11 rispetto alla squadra di Lecce. Fonseca lo ha spiegato a fine gara: "Abbiamo meno di 72 ore per recuperare e, con tanti assenti, le scelte erano limitate". Contro il Cagliari ci saranno Pau Lopez e Smalling, più Dzeko e Kolarov freschi. L’impressione è che il tecnico abbia un po’ esagerato con il turnover e che, forse, 15-20 minuti di Dzeko sarebbero bastati a vincere la gara.
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Turnover esagerato: la Roma viene frenata dal piccolo Wolfsberger
I giallorossi sprecano una grande occasione: inutile il gol fortunato di Spinazzola
I quattro punti in classifica del Wolfsberger — dopo la clamorosa vittoria 4-0 a Mönchengladbach — sono uno dei grandi misteri del pallone. La Roma aveva messo la gara in discesa con un gol rocambolesco di Spinazzola. Sembrava il prologo a una facile vittoria e invece la squadra di Fonseca ha sprecato molte volte l’ultimo passaggio e si è fatta raggiungere a inizio ripresa da un bel tiro di Liendl. C’era ancora molto tempo per segnare un secondo gol, ma solo Zaniolo — che ha sbagliato anche lui una buona occasione —è sembrato in grado di impensierire gli avversari. La notizia migliore è arrivata dall’altra partita del girone, con il pareggio al 92’ tra Istanbul Basaksehir e Borussia Mönchengladbach. Turchi e tedeschi restano così fermi a quota 1. La Roma, che non perde una gara nei gironi di Europa League dal 17 settembre 2009 (0-2 a Basilea), non può non qualificarsi.
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