La convivenza forzata tra i pali della Roma tra Wojciech Szczesny e Alisson ha vissuto ieri una giornata di tensione. L’aria di casa, cioè il ritiro della nazionale, ha reso loquaci i numeri uno che rivendicano, con toni differenti, un ruolo da protagonista.
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Szczesny-Alisson, la porta è stretta. Le nazionali accendono la miccia
La convivenza forzata tra i pali della Roma tra i due portieri ha vissuto ieri una giornata di tensione
Ad aprire il duello è stato Szczesny, con un siparietto con un giornalista che ne metteva in dubbio la titolarità nella Roma: «Mi hai mai visto in panchina in una partita di campionato? Non ho giocato contro l’Astra Giurgiu, come i tre quarti della squadra, per non disputare una gara che era già vinta prima di essere giocata e per riposare. Mi sento bene e sono sicuro del posto, non ho nessun problema».
Poi tocca ad Alisson parlare del suo stato d’animo: «Per me – le sue parole in un’intervista a lance.com – questa alternanza non è proprio un bene, in Brasile ero abituato a giocare con più costanza. L’allenatore non ha specificato che Szczesny sarebbe stato il portiere di serie A e io quello dell’Europa League, ma nei fatti è così. Sto cercando di lavorare al meglio e poi ci sono anche le partite della nazionale…».
(G.Piacentini)
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