Nella lunghissima partita sul progetto dello Stadio di Tor di Valle, ieri è stato un altro giorno importante. La Regione Lazio, infatti, con un documento di sette pagine firmato da Manuela Manetti, direttore del Dipartimento Urbanistica, ha risposto ai proponenti (la Roma ed Eurnova) sul tema della contestualità tra l’apertura del nuovo impianto giallorosso e il compimento delle opere pubbliche previste dalla Conferenza dei Servizi. La Regione, si legge su Il Corriere della Sera, ha certificato che ai proponenti basterà ottemperare ai propri obblighi, cioè "l’ammodernamento e il potenziamento della Roma-Lido e della FL1" e "l’acquisto di 18 treni per una spesa di 45 milioni", mentre i restanti 180 rimangono a carico della stessa Regione.
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Stadio, nuovo impianto e trasporti: la contestualità è vincolante
La risposta della Regione a Eurnova: "Il via a Tor di Valle condizionato ai lavori per la Roma-Lido"
In serata, è arrivata una nota integrativa da parte della Regione che ha definitivamente chiarito la questione: "Viene confermata la contestualità delle opere pubbliche, senza le quali non ci potrà essere alcuna autorizzazione alla realizzazione dell’impianto sportivo".
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