A Luciano Spalletti non è piaciuto il riferimento di Stefano Pioli sulla differenza dei rigori concessi in questo campionato: 11-2 per i giallorossi. «Non so quanti rigori hanno avuto a favore Inter e Napoli, ma mi sembra sia stato fatto un lavoro certosino per aiutare la classe arbitrale su ciò di cui non sono contenti in questo periodo. Non ho capito se Pioli e Sarri si riferiscono al fatto che hanno avuto pochi rigori o a quanti ne abbiamo avuti noi… Dicono che certi numeri si compensano, vedremo in futuro. Una cosa, invece, la so per certo: lo scorso campionato, nelle 19 partite in cui sono stato in panchina, la Roma ha avuto solo un rigore, al terzo fallo di mano netto di quella partita (Roma-Torino 3-2, ndr). Eppure non ho fatto paragoni con i rigori degli altri e nessuno della mia società ha mai chiesto nulla. Loro sono bravi e devono accettare qualche handicap, gli allenatori forti fanno in questa maniera. Altrimenti noi più deboli come possiamo colmare la differenza?» dice il tecnico giallorosso in conferenza stampa, come riporta Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.
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Spalletti e i rigori indigesti ai nerazzurri: «Mai guardato in casa degli altri»
Il tecnico: "Lo scorso campionato, nelle 19 partite in cui sono stato in panchina, la Roma ha avuto solo un rigore. Eppure non ho fatto paragoni"
Il tecnico conosce il peso delle pressioni e la capacità italica di mandare messaggi subliminali. E sulla sfida di San Siro dice: «L'Inter era già una squadra forte e adesso ha trovato gli equilibri giusti. Pioli è un allenatore capace, che sa parlare di tattica e convincere i giocatori. Ha trovato le misure in campo e ha cambiato modulo: gioca con due trequartisti dietro la prima punta e con tre centrali difensivi. Gli mancherà Miranda, che è forte, ma ha tante soluzioni interne. Sarà una partita aggressiva, vediamo chi sarà più bravo a sfruttare le occasioni lasciate all’avversario».
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