A poche ore dal fischio d’inizio (domani, ore 18.55), non ci sono ancora certezze riguardo allo svolgimento della gara tra Siviglia e Roma, andata degli ottavi di finale di Europa League, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della SEra. Ieri, infatti, il governo spagnolo ha deciso di sospendere tutti i voli diretti tra Spagna e Italia fino al 25 marzo. La Roma dovrebbe partire oggi con un charter, ma questi voli non sono tra le categorie alle quali è concessa una deroga. Per questo per tutta la giornata di ieri c’è stata una trattativa serrata tra la Figc, la Uefa e il Ministero dello Sviluppo spagnolo per riuscire a trovare una soluzione.
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Siviglia-Roma, gara a rischio. Fonseca alza la voce con l’Uefa
Il tecnico: "Assurdo fermare il campionato e poi far giocare in Europa"
La Roma ha provato anche a studiare soluzioni alternative, come l’atterraggio a Faro, in Portogallo, a pochi chilometri dal confine con la Spagna.
La posizione della Roma l’ha spiegata benissimo Paulo Fonseca, in un’intervista ai microfoni dell’agenzie Efe. "C’è una cosa più importante del calcio - le sue parole - che è la salute delle persone. Penso che in questi giorni si prenderanno decisioni molto importanti e non debbano essere prese solo dai rispettivi campionati, ma insieme alla Uefa. Non possiamo fermare la Serie A e poi giocare Valencia-Atalanta, per esempio. Il coinvolgimento dell’Uefa sarà molto importante per tutti i campionati".
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